Semioli, dalla scuola Torino alla panchina del Novara: “Mai accontentarsi”, il mantra dietro un hashtag
Da poco annunciato come nuovo allenatore del Novara, Franco Semoli ha alle spalle una carriera di tutto rispetto. Decisamente un ottimo curriculum quello dell’ex giocatore di Torino, Fiorentina, Chievo e Vicenza (tra le tante). La sua lunga esperienza sui campi del calcio italiano può renderlo l’uomo giusto per prendere in mano le redini della squadra piemontese. “Mai accontentarsi” questo recita uno degli hashtag usato dallo stesso Semioli in uno dei suoi primi post Instagram. Questo, nonostante sia abbastanza recente (settembre 2017, ndr) chiarisce come deve essere interpretata la professione secondo il suo punto di vista: con umiltà e tenacia. Da sempre appassionato di calcio, Semioli, ha calcato i campi del calcio che conta per molti anni.
Semioli, il figlio di Filadelfia è ora sulla panchina del Novara
Centrocampista di professione e di spirito, Franco Semioli ha calcato i campi del calcio che conta per un totale di 399 presenze. Vanta anche tre presenze con la Nazionale italiana nella stagione 2006/2007. 26 i gol segnati dall’attuale allenatore del Novara in carriera disarmando i portiere di Serie A, B e D. Nato e cresciuto nella parte granata di Torino, il figlio di Filadelfia Semioli ha ottenuto ora un compito importante: la sua prima panchina da professionista.
Il Novara, infatti, neo promosso in Serie C, nelle ultime 10 gare è riuscito ad ottenere 10 punti con Cevoli alla guida: da qui la decisione di dare una svolta alla stagione regalando la panchina all’ormai ex allenatore della primavera novarese. Al suo fianco, in questa nuova avventura, ci sarà anche Violi. Entrambi, assieme, sono riusciti a portare la primavera novarese al secondo posto in classifica da imbattuta e con questo spirito e le stesse aspirazioni affronteranno la sfida della Serie C.
Presente nel calcio professionistico dalla stagione 1998-1999 (con il primo debutto in Serie B proprio con il suo amato Torino), Semioli dovrà essere in grado di portare stabilità in un contesto che in pochi mesi ha affrontato diversi cambiamenti. Molti di questi possono essere imputabili al gioco: banalmente si è passati molto spesso da una difesa a tre ad una a quattro, senza trovare la stabilità. Sarà, dunque, importante comprendere le forze del gruppo squadra, risaltarle e riprendere in mano una stagione partita con l’ambizione della promozione.
A cura di Giulia Loglisci