Per descrivere l’attuale impatto di Mauro Semprini, punta 23enne della Lucchese, potrebbe essere già sufficiente limitarsi a guardare i freddi numeri di questa primissima parte di campionato . Nove partite, cinque reti, (Imolese, Olbia, Ancona e la doppietta di sabato al Pontedera), con anche un assist nella sconfitta contro il Cesena. Un rendimento fin qui dirompente. Una vera e propria esplosione di euforia che, però, necessita di fare un tuffo nel passato per essere spiegata fin dal principio.
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A colorarne le ambizioni ci pensa l’Entella, tramite un settore giovanile sicuramente ricco di talento e classe. Basta leggere i nomi dei tre là davanti: Dany Mota Carvalho (attaccante portoghese oggi al Monza), Mauro Semprini appunto e Nicolò Zaniolo. Sì, proprio il talento giallorosso: “Quando lessi del suo trasferimento alla Roma feci uno screen dell’articolo e glielo mandai: rispose con un cuore. Non gli ho mai chiesto nulla della società, voglio essere un amico e non un tifoso, mia mamma alle partite tifava per tutti e due perché siamo simili, è un ragazzo fantastico”. Parole sincere, frutto di un legame solido, temprato saldamente dalla passione per il gioco e resistente alla distanza.
Perché le strade dalla finale di Coppa Italia Primavera del 2017 persa all’Olimpico dall’Entella contro la Roma (Semprini segnò nella gara di andata) si divisero diametralmente: Ponsacco, Südtirol e Pontedera. Esperienze diverse per Mauro, che non riuscirà mai a svoltare.
Il fiuto per la porta non lo ha mai perso, anche se le statistiche non sono sempre state brillanti: sette gol col Ponsacco, tre nella sua prima esperienza al Pontedera, altrettante nella seconda. Nel mezzo sei presenze lo scorso anno in campionato col Sudtirol e neanche una rete. Insomma, da quando ha lasciato l’Entella Semprini ha esultato solo 13 volte. Poi l’arrivo in estate a Lucca e la rinascita. Qui Mauro diverte, si diverte e dà spettacolo. Del suo rendimento non colpiscono soltanto i gol, ma anche una grande fiducia nei propri mezzi. Basti vedere l’azione che porta al momentaneo pareggio della Lucchese nella gara poi vinta contro l’Olbia lo scorso 19 settembre. Un sontuoso tiro a giro che manda in delirio i tifosi, tanto che nasce l’espressione “I gol alla Semprini”. Un idillio, quello con la Lucchese, reso speciale anzitutto da Guido Pagliuca, allenatore meritevole d’aver sempre speso parole al miele nei confronti dell’attaccante che, autore di una doppietta proprio all’ex Pontedera nell’ultimo match disputato, si candida ormai prepotentemente alla corsa verso il titolo di capocannoniere del girone B (Rolfini dell’Ancona Matelica è in testa con sei gol, proprio davanti a Semprini a quota 5). Mai un gesto fuori posto, la testa sempre concentrata sul lavoro e sul prossimo avversario. Che per la Lucchese, 13esima in classifica con 10 punti in nove giornate, si chiama Fermana. Semprini adesso non si vuole fermare sul più bello.
A cura di Damiano Tucci
Credit Photo: Lucchese 1905
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