Dal Senegal al gol che ferma il Vicenza: il viaggio di Sene

Credit: Andrei Eduard Huiala | Calcio Lecco 1912
Il primo gol tra i professionisti, sotto la curva e decisivo. La firma? Fallou Sene.
Una prima volta non banale, come la sua storia. Il destino se l’è scritto da solo, senza aiuti o scorciatoie. Le prime pagine le ha aperte nel suo Senegal, a Khombole a km da Dakar.
Il numero bluceleste nasce nel 2004. Dopo pochi anni è facile trovarlo tra le vie e i campetti del suo paesino, rincorrendo il pallone, la sua passione. Cresce con gli zii, lontano dai genitori. Li raggiungerà tempo dopo in Italia.
Già l’Italia, la sua seconda casa. La prima tappa è in provincia di Lecce, a Copertino. Il salto che sa di sogno è prima nel Bari e poi nella Fiorentina.
A gennaio, dopo l’esperienza a Frosinone, è arrivato sulle sponde del Lago. Mancava il primo gol tra i professionisti. Ha aspettato un lunedì sera. Una rete per fermare il Vicenza. Una rete per (ri)dare fiducia al suo Lecco. Il viaggio di Fallou Sene.
Il Senegal, gli scarpini e l’arrivo in Italia
Cristiano Ronaldo è il suo idolo, Sadio Mané il giocatore a cui si è sempre ispirato. L’eroe del suo Senegal. Nel 2015 lascia l’Africa, per ricongiungersi con i genitori in Italia. Arriva a Copertino, in Puglia. Qui incontra l’uomo che lo aiuta a cambiare il suo destino: Diego Guido, allenatore del club del paese pugliese. “La sua era una famiglia umile, pagare la retta sarebbe stato un sacrificio troppo grande. I soldi non erano un problema. Volevo assicurare un futuro a Fallou”, raccontò l’uomo a La Gazzetta dello Sport.
Abituato a giocare scalzo, a Sene gli scarpini vanno scomodi: “Non era abituato. A 11 anni correva già fortissimo e aveva una potenza di tiro fuori dal comune. Per farlo stare più comodo gli regalai un paio di scarpette. Ma giocava con così tanta intensità da rompere sempre le suole”. Il suo talento attira le attenzioni di grandi club. Verona, Sassuolo e Juve. I bianconeri gli organizzano una settimana di stage. Un giorno si intrufola nel campo della prima squadra per ammirare Dybala e Pogba. “Un giorno sarò lì”.

I viola e il Lago
Il salto nei professionisti lo fa a Bari, poi arriva la Fiorentina. A Firenze parte fortissimo: 17 gol in 13 partite con l’U17. Poi iniziano le presenze con la Primavera viola. L’arrivo del Covid blocca tutto e lui torna nella sua Puglia. Dopo gli anni nelle giovanili della squadra toscana, arriva il salto tra i grandi. Prima il prestito a Frosinone, poi quello a Lecco.
Nel mercato di gennaio i blucelesti puntano su di lui per cambiare le sorti di una stagione fino a quel momento non positiva. La prima risposta arriva nella sera del 17 marzo la sua prima e bellissima volta. Un tap in per il pareggio contro il Vicenza. Un gol per la gioia di un intero popolo. Una rete dal significato speciale. Per il Lecco, perché dà fiducia al cammino. Per Fallou, che continua a scrivere quella storia iniziata trae strade del suo Senegal.