Dall’Inter alla paura di smettere: il Golden Boy Dell’Agnello a Seregno per rilanciarsi
La vita e il destino sanno essere beffardi, ma non per questo bisogna mollare. Lo sa bene Simone Dell’Agnello, promessa del settore giovanile dell’Inter che in carriera ha subito tre volte la rottura del legamento crociato. Una carriera sfortunata per un ragazzo che aveva iniziato a farsi notare da giovanissimo vincendo la Viareggio Cup con i nerazzurri e il premio di Golden Boy. Ora per lui, a 30 anni, ecco la possibilità per rilanciarsi: a Seregno.
Viareggio Cup e Golden Boy con l’Inter
Simone cresce nel settore giovanile dell’Inter. In Primavera il classe ’92 fa vedere tutte le sue qualità. I gol sono il suo pane quotidiano. I nerazzurri credono fortemente in lui e Rafa Benitez lo chiama anche in panchina in Champions League. L’emozione è tanta, essere al fianco di Eto’o e Milito è un sogno e lui ha la possibilità di potersi allenare con loro.
Si allena con i “grandi” e gioca con la Primavera. 22 gol in stagione sono un ottimo bottino per l’attaccante livornese. L’exploit arriva nel Torneo di Viareggio: otto partite e un percorso netto fino alla finale. Sette le gemme che portano la firma dell’attaccante con la ciliegina della doppietta nella vittoria contro la Fiorentina. A livello personale Dell’Agnello vincerà il Golden Boy, succedendo a Ciro Immobile. Un fiore pronto a sbocciare.
Ciro Immobile? No, grazie. L’Inter punta tutto su Dell’Agnello
La storia particolare di Simone si è intrecciata con quella di Immobile. O meglio avrebbe potuto farlo, ma l’Inter si rifiuta di prendere il bomber ora alla Lazio. Il fatto risale a quando l’attaccante biancoceleste gioca negli Allievi del Sorrento. 30 gol in quella stagione e gli occhi di Juventus e Inter addosso. Il presidente del Sorrento ha parlato con Ausilio e Baresi, incassando dopo un colloquio il ‘No, grazie’ dei nerazzurri.
La motivazione è presto spiegata: l’Inter contava già su Mario Balotelli e, appunto, Simone Dell’Agnello e non voleva spendere altri soldi avendo già due profili importanti su cui puntare. La storia poi ci racconterà altro, ma la sfortuna che poi si è accanita sul centroavanti livornese non gli ha permesso di esprimersi al meglio.
Dalla possibilità di smettere a Seregno: il girovagare di Dell’Agnello
Uscito dal settore giovanile dell’Inter, per Dell’Agnello è il momento di misurarsi con il calcio dei grandi. Le esperienze sono diverse e partendo proprio da casa. Il Livorno lo preleva dai nerazzurri e gli permette di giocare e crescere nel campionato cadetto. Successivamente serve fare uno step in C: Sudtirol prima e Savona poi. Simone si sblocca arrivano i primi gol, ma anche il primo grosso infortunio. La rottura del crociato e il lungo stop.
Sarà il primo dei tre infortuni al crociato, che fanno pensare all’attaccante di smettere. “Già avere due infortuni è dura. Mi ero ripromesso di smettere se mi fosse capitato una terza volta. Poi è capitato a brevissima distanza dal secondo. Mi sono fatto forza, l’unica cosa che so fare bene è giocare a calcio. Ho tenuto duro e mi sono rimesso in forma, ora sto bene e sono contento di avercela fatta, nonostante tutto”. Queste le parole in una recente intervista a Gianlucadimarzio.com. Forza che Simone ha riversato sul campo, cercando di riprendersi quello che il destino gli beffardamente tolto. Le ultime stagioni sono state buone soprattutto a Cuneo e il passaggio in D a Como (10 reti), prima del ritorno in Lega Pro. Ora la possibilità Seregno, dopo la parentesi a Grosseto, per aiutare la squadra nell’obiettivo salvezza. Il sogno di arrivare in A Simone non l’ha lasciato andare, lo tiene li nel cassetto, nella vita non si sa mai. L’obiettivo è tornare in campo e fare quel che sa fare meglio, segnare.
A cura di Simone Brianti