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Caos Seregno, Erba su Corda: “Botte e minacce ai giocatori. Lui, Anelli e Gentile devono essere radiati”

Davide Erba

Il Seregno ha ufficializzato nel pomeriggio di mercoledì il licenziamento dell’ormai ex direttore generale Ninni Corda. Una notizia nell’aria da alcune settimane, esito di un vero e proprio caos legato al comportamento dell’ex dirigente. A raccontarcelo è lo stesso presidente del club lombardo Davide Erba: “Sono successe delle cose gravissime, sono state minacciate di morte delle persone tra cui il vice presidente e il portiere. Sono state picchiati due ragazzi. Il metodo Corda che tanto si raccontava, per quanto mi avessero detto che si fosse placato, ho provato sulla mia pelle che ahimè c’è. I ragazzi sono sbigottiti. Sono venuti in 15 a casa mia chiedendomi di dare loro una mano. Anche i suoi fedelissimi, tranne Gentile (centrocampista 36enne) e Anelli (difensore 32enne), con quest’ultimo che ha picchiato due compagni di squadra”.

Ninni Corda, ex direttore generale del Seregno

Seregno, Erba su Corda e non solo: “Devono essere radiati”

La vicenda denunciata a Seregno, se confermata, è sconcertante. Questo non è sport, sono vicino ai calciatori. Il calcio deve esprimere rispetto, in senso assoluto. E lo stesso deve riguardare e gli avversari e i compagni. In definitiva, essere una squadra vuol dire avere valori comuni”. Queste le parole del presidente della Lega Pro Ghirelli, che Erba ha voluto ringraziare: “Per quanto in passato sia stato distante da alcune sue posizioni, lo ringrazio per aver preso in mano la situazione. Ringrazio pure il presidente Figc Gravina. È una situazione gravissima: Corda, Anelli e Gentile devono essere radiati. A me piace l’agonismo forte, però a Seregno si e oltrepassato il limite. Non esiste. Siamo di fronte a qualcosa che a parole non si può neanche descrivere. È stato fatto venire perfino un campione di kick boxing da Foggia...”

L’esultanza di Cocco con i compagni del Seregno

Si va in tribunale

Il presidente Davide Erba ci ha poi raccontato come il tutto è venuto fuori: “L’ho scoperto perché me l’hanno detto il vice presidente e i giocatori. Ho fatto le mie indagini interne e ho subito licenziato Corda, non posso tenere una persona così in società. Tanta gente mi contatta sui social e su Corda mi dice “anche a me l’ha fatto”. Io del calcio ne faccio a meno, ma di fronte a cose del genere sarei una spazzatura umana se stessi zitto”. La storia finirà in tribunale: “La giustizia sportiva ora credo acceleri il proprio percorso. E aspetto con ansia il corso della giustizia ordinaria. C’è stato pure un muro di omertà, con persone picchiate e prese a schiaffi che non sono andate all’ospedale. Nel sistema di Corda il ragazzo se si lamenta è fuori, quindi non puoi denunciare”.