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Serie C: ok all’apprendistato professionalizzante. Ghirelli: “Giornata epocale”

ghirelli lega pro

Le società sportive potranno utilizzare l’apprendistato professionalizzante. È questo il risultato di un addendum all’accordo collettivo firmato da FIGC, Lega Pro e AIC che di fatti rende questo istituto una realtà del nostro calcio. Saranno ora definite regole e strumenti da mettere a disposizione dei club di serie C che ne vorranno usufruire.

Cos’è l’apprendistato e a cosa serve

Come da comunicato congiunto, l’apprendistato garantirà agli atleti la migliore acquisizione della professionalità sportiva e consentirà validi percorsi di formazione. Il prossimo step sarà ora fornire ai club di Serie C tutta la modulistica necessaria per procedere e definire con l’INPS tutte le misure operative. L’addendum porta con sé una norma transitoria, grazie alla quale le società potranno continuare ad essere operative. Fino al 31 ottobre, queste potranno modificare i contratti preliminari e quelli sottoscritti dal 1° luglio in contratti di apprendistato.

Le reazioni alla nuova norma

Si tratta di una novità assoluta per il nostro calcio, un’opportunità introdotta nella Legge di Bilancio 2022 e fortemente voluta da Gabriele Gravina. Proprio il presidente della FIGC ha commentato così. “Sono molto soddisfatto perché mi sono battuto per diversi anni in prima persona per ottenere questo importante riconoscimento. La firma dell’accordo celebra una conquista storica per l’intero calcio professionistico italiano. L’apprendistato professionalizzante per la Serie C si applica finalmente anche ai calciatori e l’effetto della norma avrà una ricaduta positiva sia in termini di formazione per gli atleti sia per i club, che vedranno finalmente riconosciuto in termini economici il loro impegno nella valorizzazione dei giovani”.

Ghirelli e Calcagno sull’apprendistato per i club di Serie C

Reazioni entusiaste anche per il presidente della Lega Pro, Ghirelli, e per quello AIC, Calcagno. Il primo ha parlato di “giornata epocale”, ripercorrendo i passi che hanno portato alla nuova norma. “E’ dal 2012 che lottiamo per questo. Questa novità porterà benefici rilevanti alle nostre squadre, non solo da un punto di vista della sostenibilità economica ma soprattutto per la formazione dei giovani calciatori che potranno fruire di percorsi di crescita in campo e fuori. L’auspicio ora è l’abbassamento dell’età. Ottenerlo segnerebbe un ulteriore passo importante per tutto il movimento”. Gli fa eco Umberto Calcagno: “L’apprendistato professionalizzante favorisce l’acquisizione della professionalità sportiva da parte dell’atleta. Abbiamo anche condiviso l’impegno con la FIGC e la Lega Pro a riconoscere il valore della formazione curriculare e dei percorsi di ‘doppia carriera’ intrapresi dagli atleti professionisti. Un impegno concreto per consentire al calciatore di costruire le giuste premesse per un futuro lavorativo qualificato, dentro o fuori dal calcio, già durante la carriera agonistica”.