Dal profondo Nord alla conquista del Belpaese, e no, non stiamo parlando di vichinghi. Almeno non nel senso più tradizionale della parola. Il calciomercato invernale di Serie C anche quest’anno ha riservato operazioni a tratti sorprendenti, dotando molte squadre di giocatori dal passaporto di nazionalità mai incontrate prima a queste latitudini.
Parliamo dell’invasione scandinava che ha riguardato top team e non solo di questa Lega Pro: un’onda lunga che conferma il ritrovato interesse del calcio italiano verso campionati fino a pochi anni fa ritenuti fortemente di nicchia. Andiamo a scoprire, anche grazie ai sempre puntuali commenti della pagina Facebook “Il Calcio Nordico”, i 4 profili nord-europei che da due settimane calcano i campi della provincia italiana.
Dalla Finlandia al sassarese, Nikolas Saira diventa il primo giocatore scandinavo della storia dell’Olbia. Il 22enne esterno offensivo arriva in Sardegna come inaspettato rinforzo d’attacco per lo scacchiere di Max Canzi. Giocatore polivalente e dalle qualità fisiche indiscutibili, Saira lascia l’Oulu in Veikkausliiga, prima divisione finlandese, per tentare il grande salto nel calcio italiano. Una tappa come Olbia per maturare e completare un processo di crescita tecnica e strutturale in questo momento ancora lontano da un punto d’arrivo. Il classe ’99, infatti, si presenta in Serie C con un bagaglio promettente ma tutt’altro che completo: tanti gli aspetti su cui Saira dovrà lavorare per imporsi come titolare della squadra attualmente in 11esima posizione nel Girone B. Sono 16 i minuti complessivi raccolti in due apparizioni con l’Olbia dall’esterno ex Under19 finlandese.
Ha già masticato l’erba italiana, invece, Bjarki Steinn Bjarkason, nuovo acquisto del Catanzaro. Anche per il club calabrese il classe 2000 in prestito dal Venezia è il primo calciatore scandinavo della sua storia. Tanta sfortuna e continuità inesistente per un giocatore giunto in laguna in un periodo di massima fiducia della dirigenza arancioneroverde verso i campionati scandinavi. 18 mesi da comprimario per il giovanissimo islandese, ora volenteroso di confrontarsi con una realtà ambiziosa come quella di un Catanzaro secondo in classifica nel Girone C.
L’esordio in Serie A contro il Milan pochi giorni prima di unirsi alla truppa giallorossa, a certificare la bontà tecnica della nuova freccia per l’arco di Vivarini. Esterno su entrambe le fasce, centrocampista offensivo, e attaccante: l’islandese sa muoversi su tutto il fronte d’attacco con ottima padronanza dei propri mezzi tecnici. Un’ulteriore punto a suo favore risiede nell’aver già affrontato e superato il normale periodo di ambientamento con la nuova realtà. Un’eventualità da non sottovalutare quando si parla di giocatori nordici abituati ad un diverso stile di vita. Bjarkason è anche un elemento di spicco della nazionale Under21 dell’Islanda, squadra con la quale ha collezionato 8 presenze dal 2019.
Un filo arancioneroverde lega anche Lauri Ala-Myllymäki, nuovo trequartista della Triestina. Anche il classe’97 finlandese, infatti, raggiunge i friulani in prestito di 18 mesi dal Venezia. Scommessa interessante quella della dirigenza alabardata che decide di rilanciare un giocatore che in maglia Venezia non è riuscito a raccogliere neanche un minuto di campo. Troppi infortuni per un centrocampista arrivato in Italia nel gennaio 2021, dopo aver sorpreso gli addetti ai lavori per le prestazioni in Veikkausliiga con la maglia dell’Ilves Tampere.
Ala-Myllymäki può agire in diverse posizioni della mediana, avendo dimostrato in Finlandia di saper sfruttare con sicurezza e cognizione le proprie doti balistiche. Attenzione, infatti, ai calci piazzati del trequartista finlandese, tra le specialità della casa. Nelle prime due partite in maglia alabardata, il classe ’97 ha raccolto 113 minuti: un segnale di fiducia importante da parte Christian Bucchi, alla ricerca di nuove certezze dopo gli ultimi, deludenti risultati.
E sempre in casa Triestina si trova l’ultimo arrivato dalla Scandinavia: dopo il gong di fine calciomercato, si è unito alla squadra di Christian Bucchi Vajebah Sakor, mediano norvegese con un passato nelle giovanili della Juventus. Il 25enne nativo di Monrovia, in Liberia, torna in Italia dopo aver girato mezza Europa alla ricerca di una consacrazione mai palesatasi. Belgio, Norvegia, Olanda e Grecia sono alcuni dei paesi dove Sakor ha provato a raggiungere la ribalta dopo aver lasciato a Juventus.
Con i bianconeri il classe ’96 convince, tanto da guadagnarsi un posto fisso in Primavera e la chiamata di Antonio Conteper il ritiro precampionato con la prima squadra. Un’illusione, però, che tutto lasciava presagire tranne la parabola discendente che di lì a poco avrebbe colpito il ragazzo trasferitosi in Norvegia a 7 anni. La sensazione è che al servizio di Bucchi sia arrivato un giocatore dal potenziale inespresso. Fortemente condizionato dalla mancanza di continuità e da un girovagare infruttuoso. Toccherà all’allenatore alabardato ritrovare il fuoco perduto dell’ex promessa Sakor.
A cura di Pietro Marchesano
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