Serie C… come Crescita: lo step formativo dei giovani talenti
“Non è un paese per vecchi”: si potrebbe riprendere il titolo di questo film per parlare di giovani talenti in Serie C. Se il trend tra A e B non è dei più rassicuranti, nell’ultima stagione in Serie C qualcosa è cambiato. Le riforme volute dalla Lega, soprattutto l’incentivo alla valorizzazione dei giovani, ha portato le società a porre maggiore attenzione sotto questo punto di vista. Situazione approfondita e di cui si è parlato tanto anche dopo l’eliminazione dell’Italia contro la Macedonia.
Le stesse parole di Nicolato, attuale Ct dell’U21, hanno fatto da apripista per parlare dei giovani a largo raggio, inserendo in queste dinamiche anche la Serie C. Crescita e valorizzazione: due aspetti che tutte le società devono considerare per portare avanti un progetto. Spulciando tabellini e seguendo minuziosamente il campionato, si può affermare che, oltre a Moro, uno dei giovani finiti sotto la lente per la sua straordinaria stagione a Catania, ci sono altri talenti sotto i riflettori. Ultimo in ordine cronologico è Bacci del Padova, centrocampista che ha subito colpito Oddo e che contro la Virtus Verona ha trovato il suo esordio tra i professionisti. Parliamo di un classe 2005, ma non l’unico in stagione.
Berti e i suoi fratelli: giovani ma non troppo
Soffermarsi solo su Moro sarebbe fin troppo semplice. I suoi 21 gol in stagione con il Catania parlano chiaro. Il suo approdo al Sassuolo è l’ennesima conferma: fiducia e minutaggio possono far bene ai giovani in un campionato come la Serie C. Abbiamo menzionato Bacci, che ha colpito al suo esordio per personalità: può essere sicuramente uno dei nuovi prodotti in casa Padova. Tra i più conosciuti in stagione c’è, senza ombra di dubbio, Tommaso Berti. Centrocampista classe 2004 del Cesena. Uscito dalla Primavera romagnola e attenzionato dai club di A per le sue qualità tecniche e soprattutto di visione. Si è calato molto bene in una realtà importante come quella di Cesena, senza risentire della pressione e l’emozione dell’esordiente.
Andando a scavare tra i più utilizzati non manca il portiere Matteo Rizzo. Il classe 2004 della Pro Vercelli è stato chiamato a sopperire degli infortuni dei suoi compagni, senza farli rimpiangere. Una scelta forse controcorrente, visto che in un ruolo delicato come quello del portiere si predilige l’esperienza. Sulle 16 presenze in stagione sono ben 7 i clean sheet, aspetto da sottolineare visto che a più riprese ha mostrato grandissime qualità tra i pali. Tra i più utilizzati c’è anche Sanogo. L’attaccante classe 2004 è arrivato a gennaio alla Vis Pesaro dalla D e Banchini l’ha inserito in nove occasioni. Un giocatore di prospettiva e con doti davvero interessanti. I biancorossi non si sono lasciati sfuggire l’occasione, dando al ragazzo fiducia e la possibilità di crescere.
Sempre nel girone B, nell’Ancona Matelica, c’è l’attaccante Alessio Vrioni. Otto le presenze (10 considerando anche la Coppa Italia) dell’attaccante albanese, condite da un assist. Su di lui ha messo gli occhi la SPAL, che lo ha voluto come prestito per la 72^ edizione della Viareggio Cup. Questi alcuni dei giovani con più presenze in Serie C, ma non sono gli unici.
I giovani esordienti della Serie C
Ci sono altri giovani esordienti in Serie C che si sono fatti notare e di cui si sentirà parlare anche in futuro. Delle Monache del Pescara e Surricchio del Teramo (ora alla Roma) sono sicuramente i due più attenzionati dagli addetti ai lavori. L’esterno abruzzese è un classe 2005 e con la maglia dei biancazzurri si è fatto conoscere prima con le sue giocate con la Primavera e poi tra i ‘grandi’. Velocità, rapidità e dribbling le doti a sua disposizione che lo hanno reso un cardine dell’Italia U17.
Per l’ex biancorosso, passato alla Roma a gennaio, parliamo di un classe 2006. Una rarità per gli standard italiani vederlo assaggiare la prima squadra. Il Teramo ci ha visto lungo e lo ha portato più volte agli ordini di Guidi. Sedici anni, compiuti a gennaio, ma già dotato di una buona struttura fisica. Colpisce la facilità con cui riesce a gestire il pallone e la qualità nel giocarlo. Non a casa la Roma ha bussato alla porta del Teramo per portarlo a Trigoria. Restando nella regione Lazio, a Viterbo per la precisione, c’è D’Uffizi tra quelli finiti sotto i riflettori. Centrocampista con spiccate doti d’inserimento, come dimostrano i gol con la Primavera, e che Dal Canto ha utilizzato nelle ultime settimane.
Tra gli altri giovani da menzionare possiamo fare un salto in Sicilia. A Palermo, il figlio d’arte Giacomo Corona, ha trovato spazio in prima squadra, potendo crescere al fianco di Brunori (capocannoniere del girone C). Nella sponda rossoazzurra, ovvero Catania, troviamo Flavio Russo. Ora svincolato, ma attaccante dotato di fiuto del gol e che Baldini ha buttato nella mischia in ben quattro occasioni. Con lui anche Borriello, portiere 2005, che ha esordito in Coppa mantenendo inviolata la porta e volato a Parma a gennaio. Nel girone A non mancano i giovani dell’AlbinoLeffe, società che più di tutte ha messo in vetrina i talenti della propria Primavera. Tra i più giovani, oltre a Zoma, ci sono Angeloni (2005) e Facchetti (portiere, 2004). Un capitolo a parte merita la Juve U23, composta da tanti 2003 pronti a spiccare il volo.
Un segnale questo per il movimento e per i giovani. Il talento c’è, bisogna coltivarlo e permettere ai ragazzi di esprimerlo. La Serie C insegna e la direzione è quella giusta.
A cura di Simone Brianti