Una strapotenza fisica legata ad una tecnica da numero 10. Il Lamberto Zauli calciatore è atipico, difficile da inquadrare nel calcio europeo di oggi. Nelle strade di Vicenza un’intera generazione vive ancora quel 2 Aprile 1998 come fosse oggi: semifinale d’andata dell’allora Coppa delle Coppe contro il Chelsea di Di Matteo, Vialli e Zola. Una serata magica, una vittoria segnata e marchiata a fuoco proprio dalla rete di Lamberto Zauli al minuto 16′ del primo tempo. Una vittoria rivelatasi poi inutile visto il 3-1 dei “Blues” nella gara di ritorno a Stamford Bridge, ma che tutt’oggi è al vertice delle emozioni vissute dal “Zauli calciatore”.
Il Bellaria Igea Marina rappresenta la sliding doors giusta per introdurre la versione “allenatore” di Lamberto Zauli. Reduce dall’esperienza a Palermo anche all’età di 37 anni l’attuale tecnico della Juventus Under 23 voleva ancora essere pieno protagonista sui campi da gioco.
É l’estate del 2009 a segnare il passaggio di Zauli dal campo alla panchina. Una scelta non facile, da calciatore le pressioni sono minori e diventare allenatore vuol dire cambiare in maniera netta, decisa il modo di vedere lo sport che per 20 anni lo ha visto disegnare calcio con il suo straordinario piede mancino.
La prima sfida da allenatore è quindi, proprio la panchina del Bellaria squadra che nel 2009 militava nel campionato di Lega Pro e che ora invece lotta in Serie D. Una panchina che a molti potrà non ricordar nulla, ma che invece vide susseguirsi allenatori del calibro di Arrigo Sacchi, Franco Varella e Luca Fusi.
L’avventura in Romagna si conclude dopo una sola stagione e nelle sette annate a seguire (dal 2010 al 2017) l’avventura di Zauli sembra non decollare. Parentesi positiva quella con il Santarcangelo nella stagione 15/16: undicesimo posto nel girone B di Serie C e una buona media punti a partita di 1,41 con una squadra che tra le proprie fila vantava dei talenti come ad esempio l’attuale centrocampista del Foggia, Davide Petermann.
L’avventura con il Santarcangelo porta nuovi interessi su Zauli tra cui il Teramo, una squadra con ambizioni importanti per la categoria. Dal Vicenza al Teramo, ma la parentesi abruzzese non ha gli stessi risvolti positivi: Zauli chiude la sua avventura con il Teramo dopo sole 13 gare in totale.
Nel 2017 diviene ufficiale il suo ritorno in panchina con una nuova sfida allettante: guidare l’Empoli Primavera. Due anni intensi nei quali continuare a sperimentare nuove idee di gioco, dal 4-3-3 al rombo con il 4-3-1-2 con una rosa intrisa di talenti come su tutti Bandinelli e Samuele Ricci, oggi punti fermi della prima squadra.
Da un Under 19 di qualità ad un’altra. Il 3 Luglio 2019 Zauli riceve la chiamata della Juventus per guidare il settore giovanile Under19 con il quale consegue sin da subito ottimi risultati in Youth League.
I ragazzi crescono, il bel gioco premia e con i bianconeri il rapporto prosegue e anzi, migliora: alle porte di Zauli si presenta la possibilità di allenare la Juventus Under23 nel campionato di Serie C. Un progetto, quello dei bianconeri, mirato alla crescita interna dei propri ragazzi in proiezione futura verso la prima squadra.
Passa tanto talento sotto la guida di Zauli, da Fagioli a Correia sino a Barrenechea, Akè e Soulé. Amante del bel gioco, per nulla scontato ma immaginabile visto l’excursus da calciatore, Zauli ha chiuso la passata stagione al 10° posto nel girone A di Serie C. Un’annata macchiata solo dalla sconfitta nei play-off contro la Pro Vercelli per 1-0.
In un girone A nettamente e profondamente caratterizzato fino ad ora dal cammino del Südtirol, la Juventus Under23 di Zauli è ora all’ottavo posto nel girone A di Serie C a quota 18 punti. Qualcosina da registrare per mantenere saldo il sogno promozione, ma iniziano sicuramente a prendere piede anche i nuovi accorgimenti tattici dell’allenatore romano, il passaggio al 3-4-2-1 uno di questi.
La sensazione è una, nonostante i 12 anni in panchina Lamberto Zauli ha ancora qualcosa da far scoprire nel panorama allenatori, e questa stagione di Serie C sarà un ulteriore, importante banco di prova.
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