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Südtirol, Bravo: “Vogliamo migliorarci, lo stadio pronto a marzo”

In esclusiva per lacasadiC si sono raccontati in diretta i quattro direttori sportivi delle squadre che in questa prima parte di stagione hanno dominato nei gironi A, B e C. Tra mercato, campo e prospettiva stadio anche il direttore sportivo del Südtirol, Paolo Bravo ha commentato questa prima parte di stagione

Un finale 2021 segnato dall’emergenza Covid

Il Südtirol, leader indiscusso in questa prima parte di stagione nel girone A di Serie C, è stato fermo nelle ultime quattro gare che hanno posto fine al 2021 causa emergenza Covid. Sul tema, ecco le parole del direttore sportivo biancorosso Paolo Bravo: “Abbiamo vissuto l’emergenza come primo focolaio vero. In questa situazione dove sicuramente ci sarà un Gennaio e Febbraio a voler essere ottimisti, di continui casi, è logico che c’è il rischio di saltare numerose partite. Per questo c’è il rischio di giocare un campionato falsato. Io sono una persona molto pratica, o si sospende il campionato per 15/ 20 o 25 giorni oppure questa situazione va trattata come un’influenza normale. Sennò le squadre di calcio non hanno possibilità di continuare e svolgere l’attività. Se mi dai una quarantena, l’atleta si deve allenare prima di entrare in campo. La dinamica dell’atleta è completamente diversa rispetto ad esempio a quella di chi lavora in ufficio. Bisogna stabilire qual’è la regola, so che non è facile ma ce lo devono dire sennò diventa complicato”.

Ufficio Stampa Sudtirol

Un finale 2021 caratterizzato dall’emergenza ma che per nulla macchia una prima parte di stagione tambureggiante per il Südtirol, laureatosi Campione d’inverno: “Credo che l’unica valutazione che si possa fare oggi da Campioni d’Inverno è quella che la strada intrapresa è quella giusta. Ora la strada fino alla fine dell’anno è piena di insidie. Noi cercheremo di portare l’obiettivo a fine stagione” ha così commentato il ds Bravo.

Mercato, campo e nuove sullo stadio


Con alle porte una nuova finestra di calciomercato invernale, nelle ultime ore il nome di Galuppini è stato accostato con forza proprio al Südtirol. Proprio sui prossimi movimenti dei biancorossi, ecco le parole di Paolo Bravo : “C’è un dato, in questo momento qualsiasi giocatore volessimo, diventerebbe automaticamente un campione. Se ti siedi, i costi sono alti per noi anche per un giocatore della Serie D che sarebbe sin da subito valutato come il migliore di tutti. Ci fanno pagare il fatto che siamo primi in classifica e cerchiamo di vincere. Un gruppo che ha fatto ottimi risultati va rispettato. Nel rispetto ci sta che chi arriva deve mettersi a disposizione del gruppo. Se anche uno molto più bravo non si mette a disposizione diventa deleterio. Sono tante le squadre che dopo un ottimo girone di andata cercano di cambiare poco per non rovinare l’equilibrio”

Una rosa valida e competitiva, guidata da un ottimo allenatore come Javorčič :”Diciamo che è una tradizione che sta continuando -ha dichiarato il ds dei biancorossi- . Il mister ha cultura, è una persona col quale si può parlare aperto al dialogo. Sa essere duro e rispettoso della propria scelta. Credo ci siano piazze come la mia, più semplici rispetto alle altre e c’è una cultura di cercare di essere vincenti un po’ più lenta. Chi ha più disponibilità ha più pressione, ci sono più situazioni durante la settimana che viviamo. Il mio pareggio è accettato meglio e questo per me è un punto a favore. Abbiamo una percezione diversa rispetto alle altre piazze. Io così come tutte le persone del Sudtirol abbiamo delle posizioni molto meno pesanti rispetto alle altre”.

Da Marzo ecco il nuovo stadio :”Lo stadio sarà finito a marzo, questi due anni di Covid hanno rallentato tutti i lavori. Ma comunque giocheremo in caso di promozione nel nuovo stadio” ha confermato Bravo.

Un mercato in evoluzione

Con l’avvento delle proprietà estere anche nei grandi club di Serie A è notevolmente cambiato l’approccio al mercato di tante società. Tra algoritmi e valutazioni artificiali ecco il pensiero di Bravo sull’evoluzione del calciomercato in questi anni: “La mia realtà è comunque una realtà che deve seguire una linea di strategia continua. L’allenatore nuovo deve essere un patto con il Sudtirol che deve essere costruito su dei parametri. Se sei d’accordo lavoriamo insieme altrimenti no

Aldilà degli algoritmi negli ultimi anni la figura del ds è andata via via sempre più scemando perchè ci sono pochi ds che riescono a incidere come si faceva prima. Tra algoritmi, intermediari e proprietà invadenti il ds non è diventato più una figura di riferimento – ha così commentato il direttore sportivo biancorosso – . Ognuno deve fare il suo, se prendi un ds o un ad o un magazziniere gli devi dare i compiti per farlo. Logico che nel mondo di oggi serve condividere però i giocatori gli sceglie il ds, l’allenatore lo sceglie il ds e questo ultimamente sta scemando. La figura del ds negli ultimi anni sta perdendo sempre più potere”.

Seppur caratterizzato dalla pandemia, cosa aspettarci dal mercato? : “Tendiamo sempre a far si che il mercato diventi banale ma tutte le squadre alla fine si vogliono rinforzare. Noi staremo attenti a tutto quello che può succedere. Come sempre sarà un mercato movimentato” così Paolo Bravo.

Südtirol tra Modena,Reggiana e Bari

Presenti alla diretta in esclusiva sulla pagina facebook de lacasadiC anche i direttori sportivi di Modena, Reggiana e Bari. Tre squadre che assieme al Südtirol condividono il primato nella classifica rispettivamente di girone B e girone C.

Un punto in comune, la vetta della classifica ma anche alcune differenze. Difatti è il Südtirol la squadra leader con il monte ingaggi più basso rispetto alle altre tre squadre sopracitate: “Credo di essere l’ultimo per monte ingaggi ma tutti hanno esigenze diverse. Non è detto che quanto spendo io magari sia poco per il mio ambiente. Se Ciro Polito utilizza il mio budget a Bari rischia di andare ai play out. Quello che spendo io al Südtirol, è il doppio rispetto a quanto spendevano prima che comunque magari rimane poco rispetto alle altre piazze -ha dichiarato Paolo Bravo- però bisogna essere onesti perchè noi veniamo giudicati dai risultati in campo”

“Da Bari, Reggiana e Modena prenderei…”

Come da buoni direttori sportivi, ecco il mercato che ritorna: quali calciatori Paolo Bravo porterebbe via a Reggiana, Modena e Bari? Così il ds biancorosso: “Porterei via Radrezza dalla Reggiana, Gerli dal Modena e Botta dal Bari “

Al termine della piacevole diretta in esclusiva sui nostri canali, Paolo Bravo ha così concluso il suo intervento :”Spero che si riesca a finire in modo uniforme il campionato e che i verdetti della fine siano la realtà di quello che ha detto l’anno. Spero che si possa uscire da quest’inferno. Ringrazio la società Sudtirol che mi permette di lavorare in autonomia. Penso di essere una persona reale e una società come quella in cui sono io esprime al meglio questa cosa”.

Redazione

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