Colpi di scena ed exploit inaspettati sono all’ordine del giorno in Serie C, una categoria che non finisce mai di stupire. Ci sono però certe realtà capaci di emergere in maniera sorprendente, continuando a confermarsi nel corso dell’anno. È il caso dell’Imolese, club con una storia centenaria nonostante non sia mai andato oltre la Serie C. Quest’anno, però, la squadra di Gaetano Fontana ha messo le ali e sta continuando a volare, specialmente dopo il roboante 5-0 contro il Grosseto, che li ha portati al quarto posto del girone B.
Il segreto per dominare gli avversari? Non servono qualità e giocatori tecnici, o almeno quelli sono in secondo piano. Per Fontana, infatti, la forza sta nell’attitudine: “Hanno saputo un po’ tenere quello che dico sempre: l’atteggiamento ignorante che deve contraddistinguere una squadra che si deve salvare”.
Cattiveria agonistica e voglia di vincere, anche se ormai l’asticella sembra essersi alzata rispetto all’obiettivo salvezza. Perché anche dopo il 3-0 rifilato nel primo tempo con Turchetta, Padovan e Angeli, la squadra non si è adagiata sugli allori, ma ha ripreso a battere il ferro caldo, anzi rovente. A dare gioie nella seconda metà di gara ci hanno pensato prima di nuovo Angeli e negli ultimi minuti Boscolo, al primo gol stagionale.
Le cinque reti segnate ai toscani sono solo la conferma della prepotenza offensiva targata Imolese. 20 gol realizzati fin qui in campionato: nessuno meglio di loro nel girone B, con solo Padova, Renate e Turris come forze d’attacco superiori in Serie C – almeno in termini numerici.
La vera potenza, però, sta nel gruppo costruito dall’Imolese. Solido, compatto e capace di lasciare spazio a tutti per essere protagonisti. A dimostrarlo, anche qui, sono i dati: la squadra rossoblù ha segnato con ben undici marcatori diversi, il dato più alto della Serie C. Una vera e propria cooperativa del gol, ancora più varia del Bari, che ha mandato in rete invece dieci interpreti.
Nessuno svetta in maniera imponente nella classifica marcatori, ma se c’è qualcuno che sta sorprendendo più degli altri quello è Matteo Angeli. Una vera e propria rivelazione, capace di segnare ben 4 gol in campionato, 3 nelle ultime due partite a soli 18 anni. La sua peculiarità? È un difensore centrale.
Eppure gli piace avere il vizio del gol, nonostante ai nostri microfoni abbia detto il contrario: “Non sono abituato in realtà, sono un difensore!” – e menomale, figuriamoci se fosse stato il contrario. Carisma e voglia di arrivare in alto, con l’umiltà di chi, nonostante sia il secondo giocatore con più minuti giocati della squadra a soli 18 anni, vuole continuare a far volare l’Imolese sulle sue ali… d’Angeli.
A cura di Gabriele Ragnini
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