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La doppietta al Modena e la dedica speciale: Udoh, il segreto dell’Olbia

Udoh Olbia

Con la vittoria sul Modena, l’Olbia si è ripresa dopo un periodo di partite difficili. Mancava il successo da diverse giornate e sbloccarsi contro la capolista può dare il là ad una nuova spinta. Protagonista dei tre punti sugli emiliani è stato King Udoh, attaccante autore di una doppietta. La stagione del classe ’97 sta andando ben oltre le aspettative: doppia cifra e miglior stagione realizzativa personale. Considerato che mancano ancora tante partite c’è la possibilità di incrementare ancora il suo bottino e di migliorarsi ulteriormente. Proprio Udoh ci ha voluto raccontare le emozioni che sta vivendo ad Olbia e la sua storia con un passato nel settore giovanile della Juventus.

Doppietta, vittoria con dedica speciale

Nato a Reggio Emilia, i due gol contro il Modena assumono un significato particolare per Udoh, ancor di più se la dedica è speciale. “Dedico il primo gol alla mia ragazza e il secondo a nostra figlia che nascerà tra qualche mese”. Pensieri futuri, non solo in campo ma anche fuori per l’attaccante, che ha ben chiaro l’obiettivo: “Già arrivare in doppia cifra era un obiettivo di inizio stagione, ma voglio cercare di fare meglio”

Deciso e voglioso di migliorarsi, non potrebbe essere diversamente per un attaccante. Seconda stagione ad Olbia, dove sembra aver trovato la sua oasi felice: “Qui sono cresciuto molto e ringrazio il club per la fiducia che hanno riposto in me sin dal primo giorno”. In Sardegna vuole togliersi tante soddisfazioni, soprattutto in questo finale: “Vogliamo conquistare più punti possibili con la squadra e sono contento che con i miei gol siano arrivati su un campo difficile come quello di Modena”

Un passato alla Juventus: “Che onore allenarmi con Pogba e Pirlo”

Dopo aver trascorso qualche anno con le giovanili della Reggiana, Udoh ha avuto l’occasione di misurarsi con quello della Juventus. I bianconeri avevano creduto nelle sue potenzialità e già dai Giovanissimi Nazionali si intravedeva il potenziale dell’attaccante. Ricordi rimasti anche nella testa di Udoh: “Alla Juve ho trascorso quattro anni bellissimi. Di sicuro ricordo molto bene la mia prima doppietta nel derby contro il Torino e poi gli allenamenti in prima squadra”.

Un momento di pausa, prima di chiedere chi lo avesse colpito maggiormente. Domanda banale e quasi scontata, seguita dalla sua risposta: “Ho avuto la possibilità di allenarmi con grandi campioni, ma le giocate di Pogba e Pirlo non posso dimenticarmele. Da stropicciarsi gli occhi”. Dalla Juventus al calcio dei ‘grandi’, un passaggio non facile per Udoh: “Sono andato via a gennaio, tornassi indietro non lo rifarei ma è andata così. Ho fatto fatica ad adattarmi fuori sia per colpa mia e sia per la poca fiducia nei miei confronti”. In questi casi ripartire può essere la cosa migliore e la Serie D è il passo decisivo per Udoh.

Credit: Uff. Stampa Olbia

L’esperienza della D e il ritorno in grande stile nei professionisti

“Non volevo avere troppe pressioni addosso e così ho scelto Viareggio per ripartire“. Scelta importante e decisiva per la carriera del classe ’97. “Dopo l’esperienza in D sono andato alla Pianese in C, sono state due tappe importanti che mi hanno aiutato a crescere e capire tante cose del mondo del calcio“. Poi il passaggio ad Olbia. Due ottime stagioni che potrebbero proiettarlo sempre più in alto. Sicuramente è il sogno e l’obiettivo di Udoh: “Voglio continuare a crescere e puntare ad arrivare più avanti possibile. Idee e visione ben chiare. 

Tifoso del Milan, l’idolo Kakà e hobby

Ha giocato nella Juventus, ma la sua squadra del cuore è un’altra: “Sono un tifoso del Milan”, e anche qui chiedere l’idolo è stato superfluo, anche se in un qualche modo ci ha spiazzato. “Il mio idolo è Kakà, anche se non è il mio stesso ruolo, però mi piaceva tantissimo per come giocava”

Dal calcio alle passioni fuori dal campo, quelle di un ragazzo semplice: “Quando non mi alleno mi piace portare in giro il mio cane o guardare delle serie Tv”. Si chiude così la chiacchierata con Udoh. Un ragazzo sognatore con un presente ad Olbia e un futuro ancora tutto da scrivere. 

A cura di Simone Brianti