Dalla Serie C al Peñarol: Elizalde, Ramos e Ceppelini conquistatori in patria
Nel 1837 Garibaldi sbarcò in Uruguay dall’Italia; nel 2021 tre uruguagi tornano in Uruguay dopo aver calcato i campi italiani. I tre in questione non sono conquistatori di territori, ma di trofei. Stiamo parlando di Edgar Elizalde, Pablo Ceppelini e Juan Ramos, ora protagonisti al Peñarol con un passato in comune in Serie C. Insieme hanno vinto la Supercopa Uruguaya, la seconda nella storia del club.
Cercato da Inter e Juve, mandato a Catanzaro
La storia “italiana” di Elizalde parte ad appena 17 anni quando sbarca a Pescara dopo essersi messo in mostra con il Montevideo Wandreres e le nazionali giovanili uruguagie. Dopo un periodo di prova, gli abruzzesi lo mettono sotto contratto facendolo alternare tra la prima squadra e la Primavera. È Zeman a farlo esordire in Serie B nella stagione 2017/2018 contro il Brescia di Caracciolo. Spazio sfruttato bene dati gli interessi di Inter e Juventus.
Dopo due stagioni, il Pescara decide di mandarlo in prestito in Serie C a Catanzaro, dove però non trova spazio. Arriva la continuità nella seconda parte della stagione 2020/2021 con la maglia della Juve Stabia. Nonostante avesse iniziato come terzino sinistro, Padalino lo trasforma in un difensore centrale con i fiocchi. Torna in patria nell’estate del 2021 proprio con la maglia del Peñarol sfiorando la finale della Copa Sudamericana (l’equivalente della nostra Europa League), poi alzando da protagonista il trofeo della Supercopa.
Ramos, pupillo di Italiano e re delle promozioni
Suo compagno di reparto è Juan Ramos. Anche lui cresciuto nei Wanderers, il terzino sinistro arriva a Catania a 18 anni. Esordisce in Serie B al fianco di Calaiò e Spolli, poi segna in Coppa Italia contro il Cesena di Caldara. In prima squadra ha poco spazio, perciò rescinde il contratto e si trasferisce alla Casertana in C. Diventa un pilastro della squadra e la trascina fino agli ottavi dei playoff dove esce contro l’Alessandria di Bocalon.
Il Parma lo nota e lo acquista a titolo definitivo per poi mandarlo in prestito, sempre in Serie C: prima a Cosenza, dove conquista la promozione in B, e poi al Trapani, agli ordini di Italiano con cui ottiene la seconda promozione consecutiva. Streak che non si ferma in Sicilia; infatti nella stagione 2019/2020 è uno dei protagonisti della storica promozione in Serie A dello Spezia, sempre insieme ad Italiano. L’allenatore se lo tiene anche nella massima serie dove esordisce contro il Sassuolo di De Zerbi. L’esperienza italiana si conclude nel 2021 quando anche lui torna in Uruguay con la maglia del Peñarol.
Ceppelini, l’erede mai esploso di Matri
Ed infine il terzo moschettiere, Pablo Ceppelini. Il trequartista arriva a Cagliari nel 2011 dopo le giovanili con il Bella Vista e proprio il Peñarol. Scelse la numero 32 che fino a qualche mese prima era sulle spalle di Matri. In rossoblù condivide lo spogliatoio con Astori e Nainggolan, entrambi in campo nella partita d’esordio in Serie A.
Dopo un paio di stagioni, gli isolani lo mandano al Lumezzane in C per concludere la stagione 2012/2013. I lombardi, con l’aggiunta dell’uruguagio, hanno un reparto offensivo stellare formato da Inglese, Torregrossa, Galuppini e Ceppellini. Il classe 91 inizia poi a girare il mondo tra Croazia, Colombia e Messico, fino a tornare nel suo Peñarol con il quale vince sia il campionato che la Supercopa.