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Della Morte-Comi, Lerda ha le sue armi letali: la Pro Vercelli sogna in grande

Franco-Lerda-Pro Vercelli

Cambiare alle volte può far bene. Lo sa la Pro Vercelli, squadra costruita per lottare in zona playoff. Con Scienza si è persa la consapevolezza e anche il rapporto tra l’allenatore e i tifosi è andato scemando. Dopo quattro sconfitte consecutive tra novembre e dicembre, la società ha deciso di cambiare. Via Scienza e dentro Lerda. Dal 7 dicembre fino alla sfida di ieri contro la FeralpiSalò, la squadra è cambiata: dal mercato e dalla continuità in zona gol di Della Morte e Comi.

Della Morte e Comi: il gol per il rilancio della squadra di Lerda

La svolta in casa Pro Vercelli non è arrivata soltanto dal mercato. Lerda ha dato una nuova idea tattica alla squadra e ne ha giovato anche tutto il fronte offensivo. Della Morte e Comi, i due a beneficiare maggiormente della fiducia e del gioco della formazione piemontese. Il primo, amico da sempre di Riccardo Sottil, dall’arrivo del nuovo allenatore ha realizzato ben 5 reti in nove partite, decisivo nelle vittorie contro Virtus Verona, Juventus e ieri contro la FeralpiSalò. Un cambio di passo netto rispetto a quello di inizio stagione

Insieme a lui è rinato anche Comi, in gol in due occasioni e determinante per la fisicità al servizio dei compagni. Con i suoi movimenti favorisce l’inserimento dei compagni che a quel punto possono diventare letali sotto porta. In classifica la Pro Vercelli si sta rilanciando e gli ultimi risultati ne sono la prova. In nove partite dall’arrivo di Lerda, soltanto il Sudtirol ha portata a casa il bottino pieno contro i piemontesi. 

La ‘nuova’ Pro Vercelli: freschezza e gioventù al servizio di Lerda

La società ha pensato ad un mercato oculato, fatto anche di scelte a lungo termine. Freschezza e gioventù per consegnare a Lerda nuove frecce al suo arco. Alternative e titolari validi per continuare il processo di crescita della squadra. In porta, dopo aver preso lo svincolato Valentini, è arrivato Gelmi dall’Atalanta. Classe 2001, una valida alternativa per il reparto visto anche le sue recenti esperienze. In difesa il colpo Minelli. Un ragazzo interessante e di proprietà della Juventus. Sicurezza per il reparto, nonostante la carta d’identità indichi il ’99 come anno di nascita. Fisico e senso della posizione, è sicuramente un valore aggiunto per i bianconeri. 

Al netto di qualche cessione in prestito per permettere ai ragazzi di crescere e Awua andato a Crotone, in mezzo al campo è arrivato Jocic. Trequartista che si sposa bene con il modo di giocare di Lerda. Arrivato dall’Hellas Verona. Poi i movimenti davanti. In un colpo solo sono arrivati: Panico, Nepi (girato poi in prestito al Lecco) e il colpo internazionale Guindo. Esperienze diverse, ma che possono dar respiro a Bunino e Comi davanti. Sul classe 2003 arrivato dall’Anderlecht si parla un gran bene, come lo stesso Vrenna ha raccontato ai nostri microfoni

Lerda e l’inversione di marcia in classifica

Dall’arrivo di Lerda sulla panchina della Pro Vercelli c’è stato una vera e propria inversione di marcia. Entrato in corsa dopo quattro sconfitte consecutive, la prima cosa dell’allenatore era lavorare sull’aspetto mentale della squadra. La prima vittoria a Fiorenzuola è stata una boccata d’ossigeno, una spinta per partire con il piede giusto. 

Credit foto: Claudio Bellosta

13 punti in sette partite da quando Lerda siede sulla panchina dei piemontesi. Una sola sconfitta nella casella, quella contro il Sudtirol, ma ben quattro vittorie e quattro pareggi. Due i gol subiti, quello contro il Mantova e gli altoatesini, è la dimostrazione del lavoro di Lerda. Sistemare la fase difensiva per poi colpire alla prima occasione utile. Così i playoff ora sono li e la scalata è appena cominciata. Corsa, abnegazione, freschezza e personalità: il mix della Pro Vercelli per centrare l’obiettivo. 

A cura di Simone Brianti