Mantova, Setti: “Ho gioito e sofferto per il club, spero che Piccoli lo porti in B”
Dopo cinque anni Maurizio Setti ha lasciato ufficialmente il Mantova. Con la cessione delle quote a Filippo Piccoli, il presidente dell’Hellas Verona ha detto addio al club lombardo, ponendo così anche fine alla multiproprietà. “Per questa squadra ho gioito e ho sofferto e spero con tutto il cuore che Piccoli riesca a portarla in Serie B. Vado via consapevole che in questi cinque anni qualcosa di buono è stato fatto“, ha affermato in una intervista alla Gazzetta di Mantova. Dall’acquisto del club alle stagioni fatte di alti e bassi, ecco le parole di Setti.
Setti: “Mantova, qualcosa di buono è stato fatto”
L’arrivo al Mantova voluto per “sfruttare tutti i vantaggi della multiproprietà, valorizzando i giovani del Verona ma anche aiutando il Mantova a crescere. Non ho mai promesso la Serie B ma l’intenzione era quella di crescere e nel tempo secondo me l’abbiamo fatto“. Una storia che per Setti “è finita quando la scorsa estate ho firmato l’accordo con Piccoli, che ritengo l’uomo giusto per portare in alto la piazza“. Un commento su Piccoli: “Ha tanto entusiasmo, voglia di fare bene, è disposto a investire ed è più bravo di me a farsi volere bene. Io per conto mio sarò sempre disponibile se dovessero servire consigli o una collaborazione fra le due società“. Sulla retrocessione: “Retrocedere con 45 punti è stato anomalo“. Su questi cinque anni: “Il bilancio è positivo. Il Mantova è più forte: è in Serie C con i conti a posto“. Infine, un commento sul rapporto con la piazza: “Non è che se uno non si espone oppure non salta e non urla non prova nulla… Amo poco apparire ed esternare emozioni“. Sull’ingaggio di Corrent: “Pensavo sarebbe cresciuto e poi in futuro diventato l’allenatore del Verona“.