“Il Consiglio ha approvato all’unanimità il divieto di qualsiasi partecipazione societaria in più di un Club professionistico con l’obbligo di tempestiva dismissione, a pena di decadenza dell’affiliazione, per quelle società che dovessero salire in Lega Pro dalla Serie D. Per i casi esistenti, attraverso una disciplina transitoria, si è dato tempo per la dismissione entro l’inizio della stagione 2024/2025”. Così si esprimeva la Figc attraverso un comunicato sul caso delle multiproprietà l’1 ottobre del 2021. Ed è un “caso”, che riguarda parecchi presidenti e società, non solo di Serie A, dove l’esempio emblematico è certamente la famiglia Del Laurentiis, proprietaria di Bari (Serie B) e Napoli. In Serie C, ne sa qualcosa invece Maurizio Setti, socio di maggioranza del Mantova (dal 2018), oltre che presidente dell’Hellas Verona in Serie A.
Un pericolo scongiurato per Maurizio Setti e per quelli che, come lui, investono su più di un club professionistico. Visto che il Consiglio Federale della Figc ha approvato la modifica in materia di multiproprietà (leggi qui), con una una proroga fino al 2028-2029. Ci sarà tempo, dunque, per pianificare eventuali cessioni societarie. Una “rivisitazione” del primo comunicato, che aveva in qualche modo anticipato anche lo stesso presidente della Federazione Gabriele Gravina: “Stiamo cercando di mettere insieme e ottemperare correttamente gli interessi del calcio e di imprenditori che hanno fatto grandi sacrifici per mettere in piedi grandi realtà come Bari e Napoli”, con riferimento a Luigi e Aurelio De Laurentiis. Ma le parole del numero uno del calcio italiano, hanno generato la soddisfazione dello stesso patron del Mantova.
Un salvezza tribolata, ottenuta all’ultima giornata. Dopo una rincorsa faticosa che è durata per tutto l’arco del campionato. Un 15° posto nel Girone A, che ha voluto dire salvezza. E poi quelle parole di Setti a far sognare i tifosi del Mantova: “Ci salveremo e l’anno prossimo costruiremo una squadra competitiva”. Lo ha detto proprio dopo aver ottenuto la permanenza della categoria, è vero. Ma anche quando vi era ancora una scadenza che per certe questioni si potrebbe definire “imminente”: vendere una delle due proprietà. O Verona o Mantova. E i tifosi avevano creduto, anche solo per un attimo, che il futuro del presidente potesse essere solo a tinte biancorosse.
Poi la deroga, come comunicato dal Consiglio Federale, fino al 2028-2029. E un “desiderio” che tale è rimasto in una piazza così calda come quella mantovana. Un sogno che trovava fondamento anche nel viaggio che, secondo Il Giorno Ed. Mantova, Setti avrebbe compiuto in America. L’obiettivo? Cercare acquirenti e aprire una trattativa per la cessione dell’Hellas Verona. Pensieri lontani, adesso che il tempo c’è (e anche tanto). Il Mantova conterà ancora sul suo presidente. La risalita verso il grande calcio può proseguire.
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