Dalle magie a Cesena all’esordio in Serie A con l’Empoli: la storia di Shpendi
Sono bastati appena 70 minuti per la prima di Stiven Shpendi in Serie A. Sul punteggio di 0-0 nella prima di campionato fra Empoli e Verona, Paolo Zanetti ha inserito il classe 2003 albanese per provare a dar nuova linfa all’attacco dei toscani. Il risultato alla fine ha visto sorridere il Verona, che si è imposto per 0-1 (gol di Federico Bonazzoli), ma l’ex giocatore del Cesena è riuscito comunque a mettersi in mostra. Lo ha fatto pochi minuti dopo il suo ingresso in campo: ha visto Montipò leggermente fuori dai pali e stava per sorprenderlo con un tiro da quaranta metri. Una giocata atipica per un esordio nella massima serie ma che palesa appieno il talento di Stiven Shpendi.
Lo straordinario campionato col Cesena gli è valso il doppio salto di categoria
Le sue qualità sono sbocciate a Cesena, in terra romagnola. Dapprima in primavera e poi in prima squadra. In particolare, Shpendi ha stupito tutti la scorsa stagione, in cui ha segnato ben 12 gol in 29 presenze ed è stato uno dei principali protagonisti del Cesena di Domenico Toscano, fermato in semifinale playoff dal Lecco . Da ciò è giunto il doppio salto di categoria, con l’acquisto da parte dell’Empoli nella sessione estiva di calciomercato. Su di lui c’è stato infatti l’interesse da parte di diversi club di Serie A.
L’approdo all’Empoli e l’apprezzamento di Zanetti
Alla fine a spuntarla, appunto, è l’Empoli di Zanetti, che su di lui si è così espresso: “Penso che in futuro sarà un grande centravanti, moderno, che attacca gli spazi, che ha grandissima velocità e buona tecnica. Si deve strutturare fisicamente per reggere il duello, ma è giovane e deve fare il suo percorso. La velocità che ha lo rende utile anche sugli esterni in caso di bisogno“. Insomma, una benedizione niente male da parte del nuovo allenatore di Stiven.
A cura di Alessandro Affatato