Continua a tenere banco la clamorosa vicenda capitata ieri durante Cesena-Olbia. A parlare, intercettato dal Tg2, è stato proprio il diretto interessato Liman Shpendi. Queste le parole del padre di Christian e Stiven, all’uscita dal Commissariato di Polizia di Cesena dove è stato interrogato nella mattinata di lunedì 8 gennaio in merito al bruttissimo gesto ai danni del portiere Rinaldi.
“Chiedo scusa a tutti. A tutta Italia e al Cesena F.C.” – ha esordio così papà Shpendi all’uscita del Commissariato, dove è stato interrogato in seguito alla denuncia per invasione di campo e percosse scattata d’ufficio in base all’art. 6 legge 401 del 1989 sui reati da stadio e invasione in manifestazioni sportive ufficiali. “Il mio è stato un gesto bruttissimo. So di aver deluso tante persone li’ a Cesena e – ha ribadito ancora – chiedo scusa centomila volte. Come padre sono uscito un po’ di testa“. Queste le parole di Shpendi senior.
La Polizia di Stato ha visionato nel dettaglio le immagini del sistema di videosorveglianza dell’Orogel Stadium Dino Manuzzi al fine di individuare con piena certezza l’autore del gesto. In seguito il fascicolo d’indagine è stato recapitato alla Procura di Forlì-Cesena che provvederà all’accertamento dei fatti e alla rilevazione delle prove utili. In seguito il Giudice sarà chiamato a irrogare le eventuali sanzioni al responsabile.
In base alla Legge 13 dicembre 1989 n. 401, coloro che si siano resi autori di reati nell’ambito dello svolgimento di manifestazioni sportive svolte nel contesto di federazioni, enti o organizzazioni riconosciute dal CONI incorrono nell’imposizione di un divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono i suddetti eventi: c.d. DASPO. Previa denuncia d’ufficio come nel caso di Shpendi padre. La misura cautelare DASPO potrebbe scattare in ragione dell’invasione di campo quanto per l’atto considerato violento ai danni del portiere dell’Olbia Filippo Rinaldi.
A seguito di regolare processo e constata la colpevolezza o dolosità del gesto, il Giudice competente per territorio potrebbe infliggere all’eventuale imputato una pena di carattere pecuniario che va dai 1.000 ai 5.000 euro. Ulteriore risvolto potrebbe essere l’accusa di lesioni personali ai sensi dell’art. 582 del Codice Penale in capo a Limam Shpendi. Per la quale servirebbe una querela di parte lesa qual è il portiere sardo Rinaldi. Al momento non pervenuta.
Questo quanto si legge dal comunicato: “L’Olbia calcio condanna fermamente l’episodio accaduto alla fine della partita Cesena Olbia di ieri pomeriggio ai danni del nostro tesserato Filippo Rinaldi. Tali avvenimenti non possono essere tollerati a maggior ragione se si perpetrano sul luogo di lavoro e in alcun modo giustificati. La Società esprime pubblicamente la propria vicinanza a Filippo e si augura che il fatto possa rientrare in una circostanza isolata e che si possa continuare senza indugio a lavorare per far sì che la sicurezza negli stadi non sia mai più la “notizia del giorno“.
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