Sono ore a dir poco movimentate quelle che sta vivendo la città di Siena. Il deferimento del procuratore federale, arrivato a causa del mancato versamento delle ritenute Irpef relative al periodo novembre-agosto 21-22, ha acceso la rabbia dei tifosi verso il presidente Montanari. Un rapporto difficile, dunque, quello tra Montanari e i tifosi che ha visto aprirsi un nuovo capitolo con degli striscioni apparsi questa notte per le strade della città. “Montanari vattene”, il messaggio scritto.
Al momento, la violazione contestata al Siena risulta essere soltanto una. Motivo per cui i bianconeri potrebbero essere penalizzati di due punti. Una penalizzazione che non farebbe certo felici i tifosi della Robur. La squadra toscana, infatti, qualora venisse confermata la penalizzazione, scivolerebbe a quota 46 punti in classifica; a pari merito con la Lucchese e, soprattutto, a soli quattro punti di vantaggio dalla Recanatese, attualmente all’undicesimo posto.
Il rischio maggiore riguarda, però, quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi. Se entro la fine di giugno non sarà tutto sistemato, il Siena non potrà essere iscritto al prossimo campionato di Lega Pro.
L’avvocato Di Cintio ha fatto il punto della situazione su ciò che rischierebbe il Siena: “Sulla base delle notizie di stampa emerse sembrerebbe che il Siena sia stato deferito per il mancato pagamento delle ritenute Irpef relative al periodo compreso tra novembre 2021 e agosto 2022 e alla mensilità di ottobre 2021. Se la violazione fosse accertata la squadra toscana potrebbe rischiare una penalizzazione in classifica. Vero è che tutto dovrà esser dimostrato in giudizio da parte della Procura Federale. La partita è aperta. E’ assolutamente prematuro sostenere che non possa iscriversi al prossimo campionato e non vi sono elementi a riguardo per sostenerla”.
L’avvocato ha poi precisato altri aspetti importanti del club: “Non credo che, al momento, rischi di non terminare l’attuale stagione, non vi sono elementi a riguardo per sostenere tutto ciò. Se dovessero sorgere altre inadempienze, il tutto dipende dal tipo di queste, ma ogni valutazione, come anticipato, sul punto rischia di esser fuorviante. Non ho elementi per sostenere il rischio che si arrivi alla messa in mora della società da parte dei giocatori come successo al Catania“.
A cura di Alessandro Gonnelli
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