“Se non fallisci non ci stai nemmeno provando, perché per ottenere qualcosa che non hai mai avuto devi fare qualcosa che non hai mai fatto… 225 giorni dopo in silenzio…”. Aprendo Instagram spunta questo post. Il nome è quello di Michael Fabbro. L’attaccante scuola Milan, dopo lo svincolo del fallimento del ChievoVerona è tornato a fare quello per cui ha sempre lottato, ovvero giocare a pallone. I sogni non si lasciano a metà e a gennaio l’occasione Siena era di quelle da cogliere al volo. Tornare in una piazza che lo ha visto crescere è l’opportunità per rinascere senza pressioni. In attacco trova compagni esperti come Paloschi e Ardemagni, con cui sicuramente è facile crescere e imparare. Mancava soltanto una cosa per tornare a gioire come un tempo: il gol.
Il gol una forma d’arte che ogni attaccante dipinge a modo suo. Fabbro, che della pittura ne fa una seconda passione, sa già come volerlo disegnare. La cornice è quella del Braglia contro la capolista Modena. Il Siena arriva da un periodo non facile, ma serve una svolta. Fabbro titolare, l’occasione è ghiotta e il classe ’96 non se la lascia scappare.
Cross dalla destra e spizzata di testa a superare il portiere avversario. Eccolo lì, il quadro è firmato e l’autore è tornato a dipingere sulla tela più bella, il rettangolo verde. Una liberazione per Fabbro che, come sottolinea nel suo post “in silenzio”, è tornato a ruggire sul campo. Un ritorno in grande stile, ma ora è da qui che si deve ripartire. Lavoro, lavoro, lavoro il mantra di Michael per continuare ad aiutare la squadra a raggiungere l’obiettivo.
A gennaio l’arrivo di Fabbro al Siena è stata una vera e propria intuizione del ds Cannella e del dg Trabucchi, arrivato a dicembre in Toscana dopo le dimissioni di Perinetti. Non è sempre facile puntare su giocatori svincolati per diversi motivi, ma loro hanno voluto credere nella voglia di rivalsa di Fabbro. Un ragazzo di grandi qualità, non solo tecniche, ma anche morali per dare una svolta ai bianconeri. Con lui sono arrivati anche Ardemagni (in gol contro il Pescara) e Laverone. Esperienza e freschezza per riportare Siena dove merita e dove spera di continuare a fare bene anche Fabbro.
Il gol per la rinascita dell’attaccante scuola Milan e ora la parte difficile è confermarsi. Senza Paloschi, tocca a lui e Ardemagni trascinare la squadra. Arrivato a fine gennaio ci ha messo poco più di un mese per incidere, ora la strada è tutta dalla sua parte. La rete contro il Modena può essere la prima di tante, sicuramente è l’inizio di una bella storia, quella di Fabbro, che merita di essere raccontata.
A cura di Simone Brianti
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