“Per giocare qui serve andare d’accordo in tre: staff, giocatore e presidente. Se le componenti saranno allineate non avremo problemi. Lui è un giocatore del Siena e siamo contenti“. Con queste dichiarazioni, dopo la vittoria contro l’Imolese, il direttore sportivo del Siena, Massimo Tarantino, ha allontanato le voci di mercato riguardanti Luigi Silvestri. Parole che tranquillizzano i tifosi bianconeri legatissimi al classe 1993, come dimostrato anche dalla lunga standing ovation nel momento della sua uscita dal campo nella sfida contro l’Imolese..
Il cammino di Silvestri inizia proprio da casa, dalla sua Palermo. Nella primavera rosanero resterà per due stagioni, prima dell’addio. Infatti, dopo la sconfitta ai quarti di finale del campionato Primavera persi 2-0 contro l’Inter, il difensore sceglierà di non vestire più la maglia del Palermo. Il motivo? La mancata tutela da parte della società ai giocatori palermitani. Una presa di posizione forte, che darà una svolta alla sua carriera. La sua avventura nel mondo del calcio, da quel momento, sarà un crescendo di emozioni. Dopo Palermo arriverà, infatti, arriva la prima esperienza tra i professionisti con la Salernitana. A seguire Campobasso, Messina, Siena, Melfi, Paganese e Vibonese, la squadra che darà nuova fiducia al difensore classe 1993.
Dopo la retrocessione non molla la barca e scende in D per la sua prima volta anche per via di alcuni problemi fisici, come racconterà lui stesso. L’esperienza tra i dilettanti dura solo una stagione perché la Vibonese verrà subito promossa. La gara decisiva? Lo spareggio contro il Troina del fratello Amedeo, anche lui calciatore, battuto da Luigi solo ai calci di rigore. La promozione lo aiuta a ritrovarsi e, dopo il passaggio al Potenza, nell’estate 2020 passa all’Avellino grazie ad una trattativa lampo che lo sottrae al Catania. In biancoverde collezionerà 56 presenze e 4 gol fino al ritorno a Siena, questa volta da punto fermo e indiscusso protagonista.
Il Siena è la terza miglior difesa del girone B, alle spalle solo di Reggiana e Cesena, con 17 gol subiti. Tra questi, solo 12 sono però arrivati con Silvestri in campo. L’assenza del centrale palermitano è risultata decisiva soprattutto nella gara del Mapei Stadium contro la Reggiana dove la difesa bianconera, priva del suo leader, non è riuscita a reggere il peso dell’attacco di Aimo Diana. Sicurezza difensiva e umiltà le sue migliori qualità; quaelle che i tifosi bianconeri sperano di poter osservare ancora a lungo perché, numeri alla mano, Luigi Silvestri è uno dei giocatori più importanti della rosa di Pagliuca.
A cura di Alessandro Gonnelli
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