Un “uomo libero” verso Crotone: Silvio Baldini vicino al ritorno in panchina
Un allenatore fuori dagli schemi. Un uomo diverso, quasi appartenente a un altro calcio. Silvio Baldini è sempre stato considerato e si è sempre considerato un anarchico della panchina. Le sue frasi non sono mai state convenzionali, le decisioni prese durante la sua carriera non sono mai state banali. Uno di cuore, puro e verace quando serve. Baldini è sempre stato così, prendere o lasciare. Nato dalla gavetta nelle serie inferiori toscane, l’allenatore di Massa è arrivato alla ribalta all’inizio degli anni 2000 con l’Empoli guidato in attacco da Totò Di Natale. La classe operaia che va in paradiso. Proprio come il film con protagonista Gian Maria Volonté, la carriera è un saliscendi di emozioni. Imprese raggiunte, alcune sfiorate, esoneri e dimissioni. Ora dopo l’ultima esperienza sulla panchina del Perugia nell’ottobre 2022, Baldini è pronto al ritorno in Serie C. Crotone la meta del suo prossimo viaggio, per ritornare a fare quello che ama: vivere di emozioni forti, insieme ai suoi giocatori e alla gente.
Il ritorno (gratis) in panchina nella “sua” Carrarese
Quando il mondo del calcio sembrava non facesse più per lui, a distanza di 6 anni dall’ultima panchina a Vicenza diventa il nuovo allenatore della Carrarese. Il 20 giugno 2017 ritorna alla guida di una squadra e lo fa in Serie C, gratis per amore della sua gente. Nel suo contratto con i giallazzurri sono previste solo una penale in caso di esonero e un bonus promozione. L’avventura nella “sua” Carrara dura 4 stagioni, contraddistinte da importanti risultati. Settimo posto e secondo turno playoff il primo anno, quarti di finale il secondo. Nella stagione 2019/2020 l’impresa più bella solo sfiorata: secondo posto in regular season e semifinale playoff per la promozione in Serie B. Un’empatia unica creata tra allenatore, squadra e ambiente. Un legame viscerale con i suoi giocatori, come testimonia la lettera scritta per invitarlo a ripensare alle dimissioni presentate nel novembre 2019. Un condottiero riconosciuto da tutti in quella favola. Succederà di nuovo anche nel marzo 2021, nel suo ultimo anno alla guida dei toscani. Perché Baldini è fatto così, ha sempre ragionato di cuore e di getto e non ha mai avuto paura di togliere il disturbo. Prima di rassegnare le definitive dimissioni, raggiunge comunque il traguardo delle oltre 100 vittorie in Lega Pro.
“Santa Rosalia mi ha rivoluto qui per coronare un sogno in questa città”: Baldini e il ritorno a Palermo 18 anni dopo con la promozione in B
Il senso della vita e il concetto di percorso e risultato spiegato con una dichiarazione che ha lasciato il segno. “A me della vittoria o della sconfitta non frega nulla. Io voglio sognare, voglio essere libero, non me ne frega di questo mondo. Voglio solo godermi i miei amici e la mia famiglia. L’importante è il percorso“. Una frase non banale, detta in un momento decisivo per la sua squadra. A dimostrazione che Silvio Baldini è sempre stato diverso dagli altri. Dopo l’andata degli ottavi di finale playoff del 2022 tra Palermo e Triestina, l’allenatore rosanero aveva stemperato alla sua maniera la tensione. Tornato nel capoluogo siciliano 18 anni dopo l’esperienza in B nel 2003/2004, chiude la stagione regolare al terzo posto e vince i playoff in finale contro il Padova. Nella sua conferenza stampa di presentazione, aveva affidato al fato e alla Santuzza palermitana la decisione del suo ritorno: “Santa Rosalia ha voluto che io tornassi qui, 18 anni dopo il destino mi ha richiamato e io sono sicuro di coronare un sogno in questa città“.
Missione compiuta quindi, con il ritorno del Palermo in serie cadetta dopo 3 anni dal fallimento. Sembrava il giusto epilogo a un’altra favola, ma arriverà anche questa volta il risveglio dal sogno. Per divergenze sul mercato con la nuova proprietà rosanero, nel luglio del 2022 si dimette prima del debutto estivo in Coppa Italia. Saluta regalando l’ultima lezione: dona il premio Panchina d’oro per la Serie C vinto nel febbraio 2023 al Palermo Museum. Perché per Silvio Baldini è così, regalarsi e regalare gioia è più importante anche dei successi personali.