“Partire dalla polvere per ritornare in paradiso“. Un mantra che il Bari ha sposato nell’estate del 2018, quella del fallimento della ex Fc Bari 1908 e dell’insediamento della famiglia De Laurentiis a capo della Ssc Bari. Ha fatto lo stesso Simone Simeri, centravanti che fu tra i primi acquisti della nuova dirigenza e che ha vissuto da protagonista due salti di categoria: quello dalla D alla C nel 2019, quello dalla C alla B poco più di un mese fa. Due emozioni forti, inanellate passando per 102 presenze, 28 reti e 17 assist in tre stagioni e mezzo in biancorosso. Che ora sono diventate un tatuaggio.
Quel tatuaggio ha mostrato lo stesso Simeri su Instagram. Sul ricordo sulla pelle dei due successi conquistati con il Bari spiccano due date: quella del 18 aprile 2019, data in cui un gol del centravanti classe 1993 su calcio di rigore permise ai biancorossi di vincere a Troina e festeggiare il ritorno tra i pro. E quella del 3 aprile 2022, giorno dello 0-1 di Latina griffato da Mirco Antenucci. Pass per la Serie B. Perché “i ricordi sono impressi nella mente – assicura Simeri – ma sono belli anche quelli sulla pelle”. Parole in linea con quanto spiegato qualche settimana fa a Santo Spirito, borgo alle porte di Bari, quando gli fu assegnata la targa di socio onorario dell’associazione marinai. “Troina e Latina sono due momenti che mi porterò sempre dietro, due promozioni sudate e meritate”.
La stagione appena lasciata alle spalle è stata agrodolce dal punto di vista personale. Prima parte da protagonista, con tre gol – due decisivi contro Picerno e Catanzaro, e sarebbero stati tre considerando quello di Catania – poi un’astinenza da gol avviata il 30 ottobre 2021 e ancora ininterrotta. Nello specchietto retrovisore c’è soprattutto l’annata da protagonista con Vincenzo Vivarini in panchina: anno 2019/20, Simeri totalizza 10 gol e serve 10 passaggi vincenti per i compagni, interrompendo con quel crack alla caviglia nella notte della finale playoff persa a Reggio Emilia una cavalcata vincente avviata nell’estate del 2018.
Nel mezzo Simone ha fatto tappa anche in B ad Ascoli, ritrovando l’oggi ds del Bari Ciro Polito, ed è diventato papà. In vista del futuro Simeri, sotto contratto fino al 2024, non ha dubbi: “L’obiettivo personale è restare qui il più possibile, questa è casa mia – aveva spiegato – anche quando sono andato via ho sempre tifato Bari, appena avevo un giorno libero tornavo qui invece che a casa, a Napoli”. E l’anno prossimo, in Serie B, sarà anche giocatore bandiera: un motivo in più per sperare di continuare una lunga storia d’amore. A tinte bianche e rosse.
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