“Nessun posto è bello come casa mia” disse la scrittrice sudafricana Noel Langley. Questo deve esser stato il pensiero di Simone Panada dopo aver siglato la sua prima rete in carriera tra i professionisti. Gol che ha regalato tre punti pesantissimi alla “sua” Atalanta U23 nella sfida del Caravaggio contro l’Alessandria. Il centrocampista classe 2002 era tornato a Bergamo durante il mercato invernale dopo la parentesi alla Sampdoria, e con gli uomini di Francesco Modesto, è subito tornato a brillare. In poco tempo è riuscito a ritagliarsi un ruolo importante nella seconda squadra atalantina, diventandone il quindicesimo marcatore in campionato. Analizziamo la sua carriera tornata a tingersi di nerazzurro.
Per Simone sono ben dodici gli anni trascorsi a Bergamo associando le sue qualità a buoni risultati sportivi. Il bresciano, classe 2002, muove i primi passi in un campo di calcio nell’oratorio del proprio paese. Un campo che oggi ospita gli allenamenti del Brescia. La sua carriera sarebbe potuta cominciare proprio con i biancazzurri ma, trovatosi a dover scegliere, l’Atalanta ha riscosso maggior successo. Qui inizia dai “Pulcini” per poi completare tutte le trafile delle giovanili. Da mediano a difensore cercando comunque la via del gol. Infatti nell’Under 16 si consacra terminando la stagione con ben 8 reti all’attivo. Nella stagione 2019-2020 vince il Campionato d’Italia Primavera ma non riesce a festeggiarlo insieme ai tifosi in quanto il verdetto è arrivato solo in agosto dal Consiglio Federale. L’anno successivo però torna al successo vincendo la Supercoppa con Brambilla come allenatore. In quella rosa insieme a lui erano presenti molti volti ormai noti al campionato di Serie A: Okoli, Bellanova, Ruggeri, Cambiaghi, Scalvini, Diallo e Bonfanti. In quella stagione arriva anche la prima convocazione da Gasperini in prima squadra per la partita di Champions League all’Anfield contro il Liverpool. Serata indimenticabile poiché i nerazzurri vinsero la partita per 2-0.
Le uniche parentesi lontane da Bergamo sono state in Serie B. Prima con la maglia del Modena dove ha collezionato 12 presenze e 2 assist e poi con la Sampdoria. Ad allenare i liguri vi era Andrea Pirlo, lo stesso Simone commenta così il suo arrivo: “L’impatto è stato positivo, sono felice di essere qua. Sono un mediano che gioca davanti alla difesa ma nel caso posso agire anche da mezzala. Mi piace giocare il pallone, essere al centro dell’azione ed è una fortuna essere allenato da Pirlo, sono pronto a imparare da lui.” Il bilancio genovese del classe 2002 è di 3 presenze, per un totale di 30 minuti e di una gara in Coppa Italia. A gennaio 2024 ritorna all’Atalanta U23 e ritrova il suo amico Bonfanti con il quale ha trascorso l’avventura in Primavera. Nella testa di Simone l’obbiettivo è la promozione in Serie B tanto da dichiarare: “Anche se non ho giocato molto, ho avuto modo di conoscere il campionato l’anno scorso: ci aspetta un’ultima parte di stagione lunga e difficile, tutti vorranno provare a fare bella figura contro di noi ma lavoriamo con intensità per farci trovare pronti“.
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