Termina la lunga carriera di Simone Pesce: l’omaggio social del Lumezzane
Simone Pesce chiude la sua carriera professionistica. Il centrocampista classe 1982, dopo la sconfitta del Lumezzane nel primo turno playoff, ha definitivamente concluso la sua parentesi col calcio giocato. La sua è stata una carriera costellata da numeri importanti e da grande longevità. Ben 25 anni sui campi professionistici. Partendo dalla “sua” Latina fino alle 60 presenze in A con Catania, Novara e Ascoli.
Simone Pesce: “Grazie per quello che ho provato”
Il comunicato del giocatore sul suo profilo Instagram: “Il momento è arrivato anche per me vorrei scrivere tante cose ma forse sarei troppo lungo e ripetitivo quindi l’unica cosa che veramente sento di dire è un GRAZIE a questo sport GRAZIE per quello che ho provato e per tutte le emozioni che mi hai dato in questa lunga carriera che è finita ieri (martedì 7 maggio) a quasi 42 anni … Ringrazio tutte le società e le persone che ho incontrato in questo mondo spero di aver lasciato qualcosa prima come uomo e poi come calciatore. Un ringraziamento speciale va a tutta la mia FAMIGLIA senza la quale non avrei potuto far niente di tutto questo siete stati speciali vi AMO in maniera incondizionata. Ora si chiude un capitolo bellissimo della mia vita ma spero che ne inizi un altro affascinante, so che sarà dura ma sicuramente metterò tutta la passione che ho per questo sport. Grazie amico mio è stato bellissimo … il tuo amico fidato Simone“.
Il ringraziamento del Lumezzane al suo capitano
Anche il Lumezzane ha omaggiato Pesce : “Capitano di mille battaglie, esempio di professionalità vera, trascinatore vincente, protagonista sul campo di una cavalcata indimenticabile con i colori rossoblù. Grazie non può racchiudere la stima, l’affetto e la gratitudine che tutto Lumezzane prova per te. Onore a te Simone, nostro condottiero“.
I sei anni a Latina, l’approdo in A e la chiamata dell’amico Caracciolo
L’avventura tra i “grandi” nel mondo del calcio per Simone Pesce inizia addirittura nell’altro secolo. Era il 1999, quando il Latina, la sua città, decide di inserirlo in prima squadra dopo averlo visto crescere nei propri settori giovanili. L’avventura di Simone parte in Serie D, in cui il “suo” Latina ci rimarrà per tre anni sino alla promozione in C2 nel 2002-03. La prima delle tante emozioni vissute da Pesce in carriera. Nell’allora quarta serie del campionato italiano, due anni più tardi, si conclude la parentesi in nerazzurro del centrocampista laziale, che riesce a fare il salto di qualità. Approda nella Torres di Edoardo Tusacciu, autrice di un grandissimo campionato, grazie ad un Felice Evacuo da 33 gol. Ma anche grazie ad un importante apporto di Simone Pesce. La sua parentesi in Sardegna si conclude però dopo appena un anno, la Torres verrà estromessa dal campionato per irregolarità finanziare. La stagione del classe 1982 non passa inosseravata. Lo nota l’Ascoli e decide di affidargli la grandissima chance di giocare nella massima serie del campionato italiano. 10 settembre 2006: una data che sicuramente Simone non dimenticherà mai.
Il suo esordio in A contro l’Atalanta. La prima delle 60 presenze nel massimo campionato. Dopo Ascoli, ci sarà la parentesi col Catania del “Cholo” Simeone e poi ancora col Novara. In mezzo anche tanta B e un solo anno in C proprio con i piemontesi. Una carriera d’altissimo rango sino alle ultime esperienze. Cremonese, dove si toglie la soddisfazione di giocare l’ultima volta in B, grazie alla promozione conquistata nel 2016/17. Poi due anni con la FeralpiSalò tra il 2018 e il 2020. Sino al Lumezzane. Il suo grande amico Andrea Caracciolo lo coinvolge nel progetto Lumezzane. Per la prima volta in carriera, nel 20/21, Simone disputa il campionato di Eccellenza. Due anni nella quinta serie del campionato italiano fino al ritorno prima in D, a distanza di vent’anni dal’ultima volta, e poi l’ultimo anno tra i pro. L’ultimo valzer, conclusosi ieri al Sandrini, con la sconfitta del Lumezzane contro il Legnago Salus.