Un inserimento nel cuore della difesa tra le meno battute in Europa e una girata di testa degna di un attaccante navigato, così Simone Rabbi si è preso la scena della domenica pomeriggio della Serie C. Un gol che, oltre a valere 3 punti pesantissimi per il suo Piacenza nella lotta playoff, ha costretto la capolista a fermarsi per la prima volta in stagione. Una rete frutto dell’acutissimo fiuto del gol del giovane attaccante classe 2001, cresciuto anche grazie ai consigli di un allenatore che ha sempre avuto un certo fiuto per le giovani promesse. Sinisa Mihajlovic.
Come da lui stesso raccontato ai nostri microfoni, il viaggio di Simone Rabbi verso il professionismo inizia ad appena 9 anni dalla sua Bologna. È il 2010 quando gli osservatori dei rossoblù si accorgono di un ragazzino che aveva già iniziato a segnare caterve di gol a Castenaso. Lo prendono. Come? In cambio di una sacca di palloni! Da quel momento è partita la scalata, una rincorsa che sin dall’inizio è sembrato palese che non si sarebbe arrestata finché non avesse raggiunto il sogno di una vita. Sogno che, dopo tutta la trafila nelle giovanili, inizia a materializzarsi nella stagione scorsa quando, dopo aver vinto campionato Primavera 2 e torneo di Viareggio da assoluto protagonista, inizia ad entrare stabilmente nel giro della prima squadra sotto gli occhi attenti di Mihajlovic. L’allenatore serbo capisce di avere per le mani un diamante grezzo da coccolare fino a lanciarlo definitivamente nel calcio dei grandi.
L’esordio in A non tarda ad arrivare. La data da segnare in rosso sul calendario è il 5 dicembre 2020, la cornice, ovviamente, non poteva che essere il suo Dall’ara. “Il classico sogno che si realizza” in una partita non di certo banale, contro l’Inter di Antonio Conte. Dopo quei primi 11 minuti contro i nerazzurri, due settimane dopo arriva un’altra chance. La sfida è quella contro lo Spezia, partita cruciale per la lotta salvezza. Rabbi entra quasi a tempo scaduto e, nell’arrembaggio finale, dai suoi piedi nasce l’assist per il gol di Barrow che permette al Bologna di uscire da quella sfida con un pareggio al 92′.
Nel suo primo stralcio di stagione con i rossoblù, Simone accumula 4 presenze. Poco più di una mezz’ora di gioco che però è servita al giovane attaccante per crescere anche a livello umano. “Con Mihajlovic ho avuto quel salto di qualità e quello scatto mentale che mi hanno fatto arrivare dove sono oggi. Quando sei a contatto con un allenatore del suo calibro è inevitabile dare tutto fino all’ultima goccia di sudore. Mi ha insegnato moltissime cose ed io provavo a “rubare” il più possibile, sia da lui che da tutti gli altri componenti della prima squadra” dichiarerà ai nostri microfoni.
Da qui la decisione di andare in prestito per mettere a frutto, con continuità, gli insegnamenti dell’allenatore serbo con l’obiettivo di stupire per poi tornare a casa. Piacenza sin da subito è sembrata la piazza ideale per il suo definitivo salto di qualità. Con i biancorossi la scintilla è scattata immediatamente tanto da diventare subito un punto fermo dell’attacco di Scazzola. Per ora sono 24 le presenze in stagione, 17 dal primo minuto, con un bottino di 2 assist e 5 gol. L’ultimo dei quali domenica contro la capolista Sudtirol. L’obbiettivo è quello di portare il suo Piacenza più in alto possibile, trascinandolo a suon di gol e assist per riconquistarsi, nel più breve tempo possibile, un’occasione ancora al fianco di Sinisa.
A cura di Giuseppe Sicignano
Siglato il preliminare di vendita con AAD Invest Group: il comunicato ufficiale del club giallorosso…
Le parole dell'allenatore Alla vigilia della grande sfida tra Avellino e Catania, in conferenza stampa…
I dettagli Il Legnago Salus ha un nuovo portiere. È infatti ufficiale l'arrivo di Filippo…
Tutto pronto per la sedicesima del girone C tra Picerno e Altamura, match è in…
Tutti gli aggiornamenti Torna il campionato di Serie C 2024/2025. Archiviata la quindicesima giornata, è…
Tutto quello che c'è da sapere In casa Messina potrebbe essere arrivata la svolta definitiva:…