Soddisfazione e orgoglio, Toscano e il suo Cesena: “Posso contare su ogni singolo giocatore”
Terzo 4-0 della stagione per il Cesena, ottava vittoria consecutiva, 74 punti in classifica, più dodici dalla Torres seconda, Shpendi a quota 17 gol e prima tripletta in Lega Pro per Augustus Kargbo. Lungo l’elenco delle soddisfazioni per il Cesena che, in un Orogel Stadium in festa, batte una Virtus Entella giunta in Romagna propositiva, ma mai pericolosa. Entusiasmo, orgoglio, felicità, passione e riconoscenza nelle parole di Domenico Toscano, allenatore dei bianconeri, intervenuto in sala stampa al termine della gara con i liguri.
Toscano: “Il calcio è dei tifosi e dei giocatori, io non c’entro”
Vittoria netta per il Cesena. Soddisfazione visibile e palpabile nel volto e nelle parole dell’allenatore Domenico Toscano. La sua squadra sembra non avere rivali; tranne uno. “No, l’influenza non l’ho ancora battuta, anzi l’ho peggiorata. Come me, sia Pisseri che Silvestri avevano qualche linea di febbre, ma sono voluti andare in campo lo stesso”. Qui risiede la forza di questo Cesena sempre più capolista nel girone B di Serie C. “Quando dico che posso contare su tutti è per partite come queste. Questo mi inorgoglisce. A prescindere dalle varianti quali campo o assenze, la squadra è sempre sul pezzo”. Segreti, ma forse, neanche poi così nascosti. “Questo ti da la mentalità vincente per arrivare fino alla fine”. Sulla gara in sé: “Non abbiamo iniziato benissimo, Giovannini riusciva spesso ad uscire dai duelli e l’Entella allungava la squadra. Ritrovata la nostra compattezza i ragazzi hanno messo in mostra tutte le loro giocate e loro qualità. Sia a destra che a sinistra riuscivamo a guadagnare l’area in maniera piuttosto semplice”.
Molte ammonizioni per i suoi giocatori. “Lo dico in continuazione a De Rose. Anche in allenamento. Non serve lamentarsi se ricevi un calcio, quattro ammonizioni per proteste non devono esistere”. Sul piano tattico: “Sul duello aereo magari non la prendevamo, poi nell’uno contro uno siamo riusciti a cavarcela. Dobbiamo migliorare alcuni aspetti”. Qualche battuta sui rientranti. “Ciofi sta bene, nonostante abbia passato le ultime due settimane a prendere antibiotici”. Negli ultimi minuti della gara lo stadio ha omaggiato l’allenatore con un coro che invocava il suo nome. Emozioni indescrivibili per Toscano. “Il mio gesto era un vero ringraziamento verso un tifo, uno stadio che non solo a me, ma anche ai ragazzi è entrato dentro”. Insegnamenti: “Io devo dare non ricevere. Questi cori mi portano a dare sempre di più”. Ma non lo spazio e la gioia deve avere un unico destinatario per l’allenatore calabrese. “I tifosi e i calciatori sono i protagonisti, senza sarebbe calcio amatoriale. Loro meritano di festeggiare”.
Parola al protagonista
Tre gol, i primi nel calcio professionistico. Una stagione vissuta a livello massimo. Marcia più alta sempre ingranata e poesia pura per un calcio frizzante, veloce e potente. Questo è Augustus Kargbo. Tripletta e pallone sotto il braccio. Sorriso smagliante ed emozioni difficili da contenere. “Sono in un momento di grande felicità”. Qualcosa però smorza gli animi. Un giallo di troppo. “Sono contento, ma allo stesso tempo dispiaciuto perché non ci sarò a Carrara per aiutare i miei compagni”. Restano tre gol, uno più pesante e importante dell’altro. “È la prima tripletta in carriera. Sono contentissimo soprattutto per la vittoria poi tre gol per un attaccante sono qualcosa di bellissimo. Ringrazio i miei compagni perchè mi aiutano a crescere ogni giorno. Sono emozionato”. Reti che scaldano il cuore. “Prima della partita ho chiamato la mia mamma, mi ha detto ‘oggi farai tre gol’ e li ho fatti. Questa tripletta è tutta per lei”.