Nel calcio vince chi fa più gol, ma anche chi ne subisce meno e il Sorrento sta facendo della difesa il suo punto di forza. Nelle ultime 9 partite la squadra allenata da Vincenzo Maiuri ha totalizzato sei clean sheet, di cui quattro di fila. Oltre alla splendida fase difensiva sono da evidenziare le prestazioni del giovane portiere Ludovico Del Sorbo. Era partito indietro nelle gerarchie, ma complice la squalifica di Marcone, il classe 2004 ha esordito tra i pro il 29 ottobre contro il Monterosi. Da quel giorno si è sempre più guadagnato il posto da titolare e la fiducia dell’allenatore è stata ripagata a suon di ottime prestazioni e clean sheet: “Se raggiungo 10 clean sheet pago la cena a tutta la squadra” promette ai microfoni del LaCasadiC.com. Ora è a quota 6, mica male per uno che non ha iniziato la sua carriera tra i pali: “All’inizio non ero un portiere ma un attaccante” spiega con il sorriso smaliziato di un teenager che sa quel che vuole.
“Prima di me, il titolare era Marcone – prosegue Del Sorbo – Io lo guardavo per carpirne i movimenti e giorno dopo giorno mi allenavo con la voglia di migliorare anche grazie all’aiuto del preparatore. La mia chance è arrivata dopo la squalifica di Marcone, e quando hai una piccola occasione in questo mondo devi saperla sfruttare al meglio“. Ad ascoltarlo sembra un veterano, invece è un ragazzo di appena 20 anni che dopo aver vinto un campionato di Serie D si è ritrovato a essere titolare in Lega Pro. Così è iniziata la stagione di Ludovico Del Sorbo. Il portiere partiva indietro nelle gerarchie e poi? Poi è arrivato il suo momento: “L’allenatore mi ha dato tanta fiducia che spero di continuare a ripagare fino alla fine del campionato. Sono felicissimo dei risultati che stiamo raggiungendo, sia individuali che di squadra. In 9 partite abbiamo incassato solo 5 gol e collezionato 6 clean sheet. Ovviamente non è solo merito mio, ma di tutto il reparto difensivo e tutta la squadra. Si dice che i primi difensori sono anche gli attaccanti“.
Ludovico ha iniziato a giocare a calcio quando aveva appena quattro anni. La voglia di trascorrere il tempo con i suoi cugini lo hanno spinto ad iscriversi in una scuola calcio, ma il ruolo che aveva scelto non era quello del portiere. “Io ho iniziato a giocare a calcio da subito, vedevo i miei cugini giocare e seguivo il Napoli di Mazzarri. A quattro anni e mezzo mi sono iscritto a scuola calcio. All’inizio non ho giocato in porta, ma ho fatto le prime settimane da attaccante, poi ho deciso di spostarmi in porta e non mi sono più mosso“. Ludovico è di Castellammare, e la sua prima vera chance gliel’ha data la squadra della sua città: “Gli anni con la Juve Stabia sono stati molto importanti per la mia crescita. Posso dire che è grazie a loro che ho iniziato a vivere il calcio vero. Sono partito dal settore giovanile e mi hanno fatto esordire sott’età in primavera, quindi è da lì che è iniziato il mio percorso“. Poi arriva il Sorrento.
La voglia di crescere, la voglia di coronare il suo sogno e di seguire le orme del suo idolo Buffon hanno portato Ludovico a giocare tra i grandi in Serie D. “Seguivo Buffon, per me lui è il portiere più forte che abbia mai visto giocare, poi certo guardando il Napoli vedevo De Sanctis, Reina ma Buffon è stato veramente un portiere impressionante. È stato il mio punto di riferimento“. A permettere a Ludovico di esordire tra i professionisti è stato il Sorrento: “Per i giovani è una piazza straordinaria. Danno una grande possibilità così come hanno fatto con me ed è una cosa per cui sarò sempre grato. È una grande società, dall’anno scorso ci eravamo prefissati l’obiettivo di salire e quest’anno cercheremo di mantenere la categoria e farlo per molti anni”.
Ma la vita di Ludovico non è solo calcio. Quando non indossa i guantoni, il giovane portiere ama trascorrere il tempo con la famiglia: “Ho frequentato il liceo e mi sono diplomato, ora sono iscritto all’università. Quando non mi alleno o non gioco vado a trovare mia nonna. Mi piace darle una mano in giardino con i suoi animali. Vale lo stesso con mia mamma. Lei ha un negozio e spesso vado a trovarla. Ovviamente il calcio è il fulcro della mia vita però mi piace dedicare il tempo alla mia famiglia. Spero di continuare a giocare fino a quando le gambe me lo permetteranno e magari chissà, fare un altro salto di categoria“. La caparbietà di un veterano mossa dai sogni di un ragazzino. Ludovico è così genuino e semplice. Il calcio per lui è tutto. Il suo posto felice. Il luogo dove togliersi grandi soddisfazioni: “Io continuerò sempre a mettercela tutta. Per il Sorrento e per me. Se dovessi raggiungere la quota di 10 partite senza prendere gol mi toccherà pagare la cena a tutti: ho fatto una scommessa con il mio compagno di squadra Francesco Fusco e mi toccherà onorarla”.
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