Musso: “Sorrento rappresenta una grande occasione. Italiano? Un idolo”
Le parole del giocatore rossonero, Antonino Musso, a La Casa di C – Talk tra aneddoti, squadra, passato, presente.
Nel XX appuntamento del nostro programma La Casa di C – Talk è intervenuto la punta centrale rossonera Antonino Musso. Sorrento che occupa il decimo posto in campionato con 24 punti, gli stessi di Trapani, Catania e Giugliano.
Musso parte subito commentando l’inizio del Sorrento: “Stiamo facendo una bellissima stagione. L’obiettivo è quello di salvarci il prima possibile. Ho trovato una squadra compatta e unita, con grandi qualità soprattutto e quindi perché no, possiamo divertirci“.
Il giocatore rossonero commenta anche la sua prestazione: “Io ci tengo a ringraziare il Sorrento per questa opportunità. Ho giocato in passato in Lega Pro ma diciamo che ero ancora molto giovane e non avevo fatto passaggi importanti in Serie D”.
“L’ambiente che si percepisce qui mi fa sentire bene, mi dà fiducia, da ultimo i miei compagni, lo staff e l’allenatore. Sono le componenti fondamentali per far sì che un calciatore si esprima nei migliori dei modi. Sono contento sotto tutti i punti di vista“.
Sorrento, Musso: “La mentalità arriva piano piano”
Un elemento importante nella vita di un calciatore è anche la mentalità. Un aspetto che va allenato: “Ogni giorno devi allenarti per far si che la domenica ti venga in automatico essere dentro la partita. Questo è un campionato difficile e complicato dove ci sono molte insidie. Siamo andati a Messina dove nessuno è riuscito a vincere. Se non sei presente nel momento e non accetti le difficoltà riesci a uscire dalla situazione e sfiduciarti a lungo andare. È un campionato dove devi stare sempre con la spina attaccata. Per quanto mi riguarda la mentalità arriva piano piano“.
In merito alla sfida giocata a Messina, Musso poteva contare su un pubblico speciale: “È stata esperienza molto bella. Sono venuti a trovarmi familiari e amici essendo la partita più vicina a casa mia. È stata una bellissima emozione. Una giornata speciale. Sono rimasto un po’ male perché non sono riuscito a fare gol. Ho avuto più occasioni per poterlo fare però sono contento che abbiamo vinto, hanno visto il Sorrento di che pasta è fatto. Poi con le siciliane siamo imbattuti e siamo molto contenti. ”
Sorrento e Sicilia
I compagni di squadra fanno la differenza. Si crea un gruppo unito: “Scala è il mio idolo. Ê un giocatore incredibile, glielo dico ogni giorno. È troppo divertente, fa molto ridere. Al suo livello c’è anche Di Somma, Vitiello e Bolsius. Blondett fa sempre scherzi. Io nello spogliatoio sono un bel personaggio. Penso di essere uno più equilibrato, più concentrato su quello che devo fare“.
Non solo il Sorrento per Musso che gioca anche per la nazionale siciliana: “A Messina ho incontrato il direttore generale della nazionale. Mi ha fatto enorme piacere rivederlo. Portare avanti e rappresentare la propria terra è un grande privilegio. Siamo stati anche in Corsica dove stanno cercando di farsi riconoscere come nazionale FIFA. C’erano giocatori anche della Liga. Ma soprattutto il nostro presidente, e non solo, stanno portando avanti un grande progetto per promuovere i giocatori siciliani e alzare il livello della nazionale. È una gioia far parte di questa nazionale siciliana ed è un orgoglio per me“.
Italiano, Trapani e non solo calcio
Nella sua esperienza a Trapani, Musso è stato allenatore da Italiano: “Mi ha fatto fare l’esordio tra i pro. Io sognavo a occhi aperti, ero molto giovane. Avevo appena firmato il contratto per la prima squadra. Italiano è un predestinato, si vedeva. Aveva qualcosa in più rispetto agli altri. Lo seguo ancora oggi, ha lo staff che aveva al Trapani. Una battuta che faccio sempre quando parlo di lui è che sembrava avesse la play quando è arrivato il primo giorno: Tu spostati qui, fai questo, quello…. Era incredibile“. A Sorrento, Ventura come allenatore: “Mi ha lasciato molto per come motivava le persone. Veniva dalla nazionale ma io sono sempre stato e lo sono ancora oggi un suo fan. Un motivatole incredibile“.
Non solo calcio per Musso. L’11 luglio è arrivata la sua laurea: “Mi hai ricordato un bel momento. Noi umani tendiamo a ricordarci solo le cose meno belle. Una volta che raggiungo l’obiettivo me lo godo ma poi mi prefisso qualcosa di nuovo. Devo dire che è partito tutto per caso. Mia sorella mi ha indotto a studiare perchè io non volevo continuare gli studi. Ho cominciato a 18 anni a fare scienze motorie. Da lì ho scoperto una materia che era scienze dietetiche. Mi si è aperto un mondo. Ho avuto un interesse per il mondo della nutrizione. Poi ho proseguito facendo scienze motorie, ho fatto magistrale in Management dello Sport. Adesso sto facendo un’altra magistrale in Nutrizione Umana. È stato un giorno importante. Adesso sto cercando di raggiungere l’altro obiettivo ovvero la seconda laurea in nutrizione“.