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Spal, Antenucci si ripresenta: ”Ho sempre accettato sfide importanti, non torno come icona“

Credit: Spal Ferrara

Dopo le quattro stagioni al Bari, Mirco Antenucci è tornato della Spal. Per lui un ritorno dopo l’esperienza dal 2016 al 2019, condita da 105 presenze complessive e 34 gol totali. Determinante per il ritorno in massima serie dei biancazzurri. Con 18 gol in 37 partite, l’attaccante è stato protagonista anche in Serie A. 16 gol in due campionati e due salvezze raggiunte, prima del trasferimento al Bari nella stagione 2019/2020. Nella giornata di venerdì 14 luglio la nuova presentazione alla Spal, in conferenza stampa al fianco del Presidente Joe Tacopina.


Antenucci: “Mi sento ancora giocatore, amo questa città”


Dopo l’intervento di Tacopina ha preso la parola l’attaccante: “Ringrazio il Presidente per le belle parole, ci siamo conosciuti poco tempo fa ma ho subito apprezzato il suo entusiasmo, la sua intelligenza e la sua voglia di ripartire che mi hanno convinto ad accettare. Sarà una ripartenza basata su valori e senso di appartenenza, che dovranno essere le linee guida per ricostruire, perché adesso bisogna iniziare una nuova fase. Mi sento ancora giocatore, amo questa città però non torno come icona, ma come un calciatore che ha voglia di raggiungere obiettivi importanti.

Antenucci: “Non mi interessa la categoria, le responsabilità in carriera me le sono sempre prese”

Antenucci non si nasconde dietro le difficoltà e rivela il motivo per cui ha deciso di tornare: “Ho sempre accettato sfide importanti, non mi interessa la categoria ma l’emozione e l’entusiasmo che ci sono dietro: ho lasciato la SPAL in Serie A per il Bari in Serie C e ora il Bari quasi in A per la SPAL in C. Le responsabilità in carriera me le sono sempre prese, ma l’ho fatto con molta serenità.

Antenucci: “Spal scelta combattuta, una batosta perdere una finale playoff”

“È stato un mese di riflessione, – ha aggiunto il nuovo calciatore biancazzurro – sicuramente è stata una batosta perdere una finale playoff all’ultimo minuto, ma si deve ripartire. Sono stato combattuto, ho lasciato tanti amici, un gruppo fantastico e una città meravigliosa ma sapevo di tornare in una città che mi ama. So che c’è bisogno di me, ma entrerò in punta di piedi nello spogliatoio anche se sono il più vecchio e darò il 100% per il Presidente, per la squadra e per tutti i tifosi.”

Antenucci: “Bisogna avere la passione di fare il nostro lavoro con il sorriso”

A proposito delle prime sensazioni avute dall’incontro con Di Carlo e i nuovi compagni, l’attaccante ha dichiarato: “Ho incontrato il mister e mi ha trasmesso grande carica, mi è piaciuto subito a livello umano per quello che ci ha detto e sono convinto che potremo fare un bel lavoro. I miei compagni mi hanno sorpreso, si stanno allenando con forza, motivazione ed entusiasmo, sia i giovani che i più grandi e in campo c’è un bel clima. Un consiglio che posso dare loro? Bisogna avere la passione di fare il nostro lavoro sempre con il sorrisosvela Antenucci – perché dobbiamo essere consapevoli di quanto siamo fortunati a fare del calcio la nostra professione. Solo questo deve dare mille motivazioni.”

Antenucci – Ph. Tess Lapedota

Antenucci: “La spinta dei tifosi sarà ancora fondamentale, la Spal aveva bisogno di me”

Di una cosa l’attaccante è certo: “Deve tornare l’unità tra tutti, perché questo può fare la differenza: ricordo il calore dello stadio e la spinta dei tifosi, che sarà ancora fondamentale. Qualche giorno fa ho preso la scelta definitiva, avevo una proposta da entrambe le società ma sapevo che la SPAL aveva bisogno di me e sono molto contento di essere tornato.”

Antenucci: “Sto bene ma il mio impiego lo deciderà il mister”

Ho giocato 140 partite in 4 anni, – ha concluso Antenucci – sto bene e sono integro altrimenti non avrei scelto una sfida così delicata, ma il mio impiego lo deciderà il mister. Io sono a disposizione, sono sereno e ci sarà dialogo ma le scelte saranno sempre le sue.”