Spal, parla Casella: “Se si gioca senza anima non si va da nessuna parte”
Continua il periodo negativo della Spal: le parole del DS Casella
La Spal crolla in casa del Campobasso: 4-0 netto della formazione molisana. Appena 7 i punti conquistati, con la classifica che dice 18° posto e vanifica la scorsa vittoria contro il Rimini.
Una situazione insolita dopo che la Spal, appena 2 stagioni fa, lasciava la Serie B con l’obiettivo di ritornarvi il prima possibile. Terminare l’annata 2023-24 fuori dalla zona playoff è stato giù un campanello d’allarme per i biancazzurri, che ora devono far fronte a qualcosa di non più gestibile.
Intanto la società corre ai ripari e chiama a ritiro l’intera squadra in vista dei prossimi impegni, ora sempre più decisivi. Pescara, Arezzo e Pianese: questo il tour de force fino a fine ottobre che svelerà gli obiettivi della Spal per questa stagione.
Il direttore sportivo del club emiliano, Alex Casella, è intervenuto dopo la disfatta contro il Campobasso. In apertura le scuse ai tifosi, poi la strigliata alla squadra: “Questa prestazione non è stata all’altezza, sono mancate intensità e carattere”.
I campanelli d’allarme
Proprio l’allenatore, Andrea Dossena, dopo la sconfitta con il Campobasso ha parlato di alcuni campanelli d’allarme: “Ci sono atteggiamenti che però vanno affrontati dai singoli: ogni ragazzo deve essere consapevole degli errori che fa, indipendentemente dai compagni più esperti che possono dargli una mano”.
Casella: “Bisogna avere cuore per uscire da queste situazioni”
Casella ha poi continuato: “Abbiamo una proprietà e una piazza a cui rendere conto e da guardare negli occhi, per farlo però dobbiamo essere sicuri di aver dato tutto al termine di ogni partita. Bisogna avere cuore per uscire da questa situazione, il resto è solo una conseguenza”.
“Delle 7 gare affrontate finora è stato un percorso difficile, in salita ma in crescita”, ha continuato il DS della Spal. “Se manca il cuore non possiamo andare avanti, la tattica arriva dopo: con un pubblico del genere, se tutti mettessero in campo quello che hanno, le prestazioni sarebbero differenti”.