Spal, la rabbia di Tacopina: “Squadra senza cuore, non ci saremmo salvati neanche con Guardiola”
Sono giorni di rammarico per la Spal e i suoi tifosi, che devono fare i conti con la retrocessione in Serie C della squadra. Dopo i risultati dell’ultimo turno di Serie B, sia il Benevento che i biancazzurri sono stati aritmeticamente condannati agli ultimi due posti in classifica. Il presidente della Spal, Joe Tacopina, si è presentato in sala stampa amareggiato: “Sono molto dispiaciuto e deluso per questa amara retrocessione – riporta itasportpress. Questa squadra è senza cuore e lo è stata tutto l’anno. Mai c’è stato lo spirito giusto in questi ragazzi e se adesso sono duro nei loro confronti è per raccontare i fatti. Dovrebbero essere felici e grati di mettere questa maglia e c’è gente che pagherebbe soldi per farlo ma questi calciatori se ne sono fregati della passione dei tifosi. Salvo Giuseppe Rossi e anche i giovanissimi ragazzi ma non gli altri componenti della rosa. La proprietà ha investito tanti soldi in due anni qualcosa come 25 milioni di euro, soldi veri non come la Reggina. Abbiamo cambiato tre allenatori ma questa squadra non si sarebbe salvata anche con Guardiola in panchina. La media punti lo conferma”.
Spal, Tacopina: “Il problema è di chi è sceso in campo”
Proseguendo, Tacopina ha passato al vaglio tutti i responsabili del fallimento della Spal, prendendosela soprattutto con i giocatori: “Ho sbagliato io, ha sbagliato il ds Fabio Lupo a costruire la squadra ma il problema più grande è la mancanza di chi è sceso in campo che non ha mai dato tutto, e ha giocato senza cuore e anima. Si alleneranno adesso fino alla fine della stagione, nessuno andrà a casa prima”.
Interrogato sul suo futuro alla Spal, Tacopina resta ancora vago: “Prenderemo una decisione nei prossimi giorni per adesso mi prendo una pausa. Abbiamo investito tanto e questi investimenti non sono stati apprezzati. Non faccio promesse adesso. In ogni caso se resto la C non mi spaventa e questo campionato l’ho vinto”.