Riscattare il tredicesimo posto in campionato e replicare l’ottimo percorso portato avanti in Coppa Italia per tentare l’assalto alla promozione. È assolutamente questo l’obiettivo del Catania. I siciliani, arrivati ai nastri di partenza della stagione 23-24, dopo la schiacciante vittoria in Serie D, hanno vissuto un’annata altalenante, complicata e spesso imprevedibile. Dall’iniziale progetto Tabbiani all’intensa rivoluzione invernale sul mercato targata Lucarelli. Il breve regno di Michele Zeoli ha poi condotto la squadra al traguardo, soprattutto grazie alla Coppa Italia Serie C. Il primo trofeo della storia rossazzurra, arrivato nel 4-2 sul Padova griffato Costantino, è così determinante. Il sogno Serie B, tenuto vivo all’ultima giornata dalla rete a firma Cianci contro il Benevento, valsa i playoff, sembra adesso più che mai possibile.
Dodici vittorie, nove pareggi, diciassette sconfitte (record nella storia del club), quarantacinque punti raccolti in trentotto giornate. I numeri del primo Catania di Pelligra tra i professionisti raccontano di un campionato piuttosto deludente. Nonostante le incoraggianti prove offerte contro Picerno, Casertana, Juve Stabia, Messina e Benevento, infatti, ai ragazzi di Zeoli è sempre mancata la giusta continuità. Dal modulo agli interpreti, visto che il 4-3-3 pensato inizialmente è stato presto sostituito dal 3-5-2. A fare da contraltare ad un girone C pienamente vissuto sulle montagne russe ci ha però pensato la Coppa Italia. La trasformazione in instant team dei rossazzurri nel torneo, può ritenersi di fatto l’unica variabile positiva mai venuta meno in stagione. Quasi come fosse una seconda pelle, venuta in soccorso dei siciliani prima di ogni gara da dentro o fuori. Nonostante cambiamenti, infortuni e fragilità di ogni tipo.
Prendere per mano il presente per costruire un futuro migliore. Può essere questa la sintesi del secondo anno catanese di Alessio Castellini. Il difensore bresciano classe 2003, autore di sei reti e un assist tra campionato e coppa, è senza dubbio il volto più amato dei tifosi del Catania grazie a polivalenza, mentalità vincente e grande sacrificio. Discorso simile per Roberto Zammarini, l’ex Pordenone è stato il secondo giocatore più utilizzato tra i rossazzurri e ha spesso offerto prestazioni incoraggianti, con quattro reti a referto. Fondamentale, nonostante qualche infortunio di troppo, la vena realizzativa targata Di Carmine visti i dieci gol garantiti dal centravanti fiorentino. Tanti applausi anche per Cicerelli, uno dei più positivi fin dal suo arrivo a gennaio insieme a Cianci, Monaco, Peralta e Welbeck.
Capitolo a parte per Cosimo Chiricó: l’esterno brindisino, autentico trascinatore nella prima parte di stagione, ha assoluto bisogno di ritrovarsi ai playoff dopo le difficoltà nel girone di ritorno, così come Sturaro e Tello. Michele Zeoli, dopo la promozione conquistata da calciatore il 9 giugno 2002 spera ancora nel destino, a più di vent’anni di distanza. Zorro e il Catania, dopo la sofferenza, vogliono ancora insieme la luce.
Una vita tra campi da calcio e risate in famiglia. Leonetti racconta Vito, un bomber…
Situazione complicata per la squadra toscana, alle prese con una classifica deficitaria e molti problemi…
Le parole del ds gialloblù a La Casa di C - Talk tra aneddoti, rendimento…
Errore madornale da parte del direttore di gara. Incredule le squadre in campo In campo,…
Il Pescara lancia un messaggio forte e chiaro alle inseguitrici: quattro gol al Milan Futuro…
Rinnovo di contratto in casa Carpi: Forapani sarà biancorosso fino al 2027. Prolungamento contrattuale per…