Home » Maradona, la C e lo scudetto: la storia di Starace, simbolo del Napoli

Maradona, la C e lo scudetto: la storia di Starace, simbolo del Napoli

Tra il 29 aprile 1990 e il 4 maggio 2023 passano poco più di 33 anni. Per la precisione, sono 12058 giorni. Questa è la distanza tra l’ultimo scudetto del Napoli di Maradona e il primo scudetto di Osihmen, Kvara e Spalletti. 33 anni in cui cambia di tutto. Cambia la moneta, cambia la presidenza, passano le categorie. In questi dodicimila giorni c’è però stata una grandissima costante nel mondo Napoli: si tratta di Tommaso Starace E durante la festa scudetto c’è spazio anche per lui. Lo storico magazziniere degli azzurri è stato accolto dallo stadio da cori e applausi ed è stato circondato dalla squadra mentre ballava.

L’amore in un caffè: dall’affetto di Maradona all’amicizia di Mertens

A volte basta poco per farsi volere bene. Anche solo un caffè. “Il segreto è farlo col cuore”, ha detto durante la festa scudetto. Oltre alle sue normali mansioni da magazziniere, Starace è entrato nel cuore dei calciatori partenopei grazie ai suoi immancabili caffè. E si è fatto voler bene da tutti. Iniziando proprio da Diego Maradona, che ogni volta che tornava in Campania, non mancava mai di salutarlo. Ma la lista è lunga: da Koulibaly a Insigne passando per Mertens. Proprio il calciatore belga è uno di quelli che ha avuto un rapporto più stretto con Starace: le esultanze in cui replicava i balletti del magazziniere con cui celebrava i suoi gol sono ancora negli occhi di tutti i tifosi azzurri.

mertens starace

Nei suoi 33 anni Tommy – questo il suo soprannome – ne ha vissute di ogni. Compreso il fallimento del 2004. Un fallimento che avrebbe potuto anche decretare la fine della sua avventura nello spogliatoio del Napoli. Ma così non fu, perché subito dopo aver raccolto il titolo sportivo dei partenopei, Aurelio De Laurentiis lo richiamò per riprendere il rapporto lavorativo. E così, 19 anni dopo, nella festa scudetto del Napoli c’è anche lui. Da Maradona a Di Lorenzo: Starace è un testimone unico della storia del Napoli, lo scudetto passa anche da lui.