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Stop a multiproprietà dal 2024, i casi interessati dal provvedimento in C

Stop alle multiproprietà nel mondo del calcio. Ricordate il caso-Salernitana di qualche mese fa? Ecco, questioni del genere saranno un lontano ricordo a partire dal 2024. Oggi, infatti, il Consiglio federale Figc ha approvato all’unanimità il divieto di qualsiasi partecipazione societaria in più di un club professionistico con l’obbligo di tempestiva dismissione, a pena di decadenza dell’affiliazione, per quelle società che dovessero salire in Lega Pro dalla Serie D.

Per i casi esistenti, attraverso una disciplina transitoria, si è dato tempo per la dismissione entro l’inizio della stagione 2024/25. “Non solo sarà escluso categoricamente il controllo assoluto della società ma non si potrà neanche avere alcuna partecipazione”, ha affermato il presidente della Figc Gabriele Gravina.

Stop multiproprietà: i “casi” in Serie C

In Serie C restano da risolvere le situazioni legate al Bari e al Mantova, con la famiglia De Laurentiis a capo del primo oltre che del Napoli e con i Setti proprietari anche dell’Hellas Verona. Argomento sul quale aveva già espresso il proprio pensiero il numero uno del club pugliese pochi giorni fa Luigi De Laurentiis: ”Fino a quando non sarà presa una decisione non saprò che rispondere. Se arriveremo al punto in cui dovremo trovare un compratore per il Bari, allora significherà che il Bari sarà arrivato in Serie A“. Decisione che è stata presa, e che di conseguenza porta a riflessioni da parte di chi ne è toccato. Il Consiglio ha inoltre approvato una modifica ai principi informatori degli Statuti e dei Regolamenti delle Leghe, prevedendo la possibilità di richiedere le designazioni per le candidature per gli organi direttivi fissando un numero minimo e un numero massimo che consentano un’ampia partecipazione dell’elettorato passivo. Le Leghe interessate dovranno adeguare i propri Statuti e Regolamenti entro il prossimo 20 ottobre.