Studia Klopp e Sarri, imita “Zemanlandia”: chi è Tabbiani, il candidato per la panchina del Catania
Giovane, promettente. Del ’79. Luca Tabbiani potrebbe essere il nuovo allenatore del Catania. Lui stesso, in un’intervista rilasciata a Italpress.it, non si è nascosto: “Mi piacerebbe allenare lì, è una piazza importante. Sono davvero orgoglioso”. Parole, per ora. Ma la realtà è che le parti hanno iniziato i dialoghi per trovare un accordo (clicca qui). Lo scorso anno ha allenato il Fiorenzuola. E ha stupito tutti. L’obiettivo era raggiungere una tranquilla salvezza, ma il genovese è andato oltre terminando il campionato a 6 punti dai playoff. I rossoneri si sono piazzati 14esimi a quota 41 punti. Dopo la risoluzione del contratto, adesso è libero e pronto ad una nuova avventura (in Sicilia?).
Tabbiani, gli idoli Sarri e Klopp e il modulo “alla Zeman”
Uomo copertina del Fiorenzuola lo scorso anno. Ha portato il club rossonero dalla Serie D al professionismo dopo 20 anni. Storia, in una sola parola. Tabbiani è poi stato confermato anche per l’arduo campionato di Serie C. Ha risposto presente, accettando una sfida difficile soprattutto per uno della sua età (tra gli allenatori più giovani della categoria). Lavoro, sudore e tanti sacrifici. Alla fine ha salvato la squadra con relativa tranquillità. Utilizzando quel 4-3-3 tanto “zemaniano”. Stesso schema di gioco e stesse idee. Gioco offensivo e le trame di un calcio moderno. Le stesse che lo hanno portato a battere la Reggiana, poi vincitrice del girone B di Lega Pro, per 5-0. Apoteosi e un posto nella griglia dei playoff, prima del crollo psicofisico all’inizio del girone di ritorno.
“Conte mi ha inculcato la mentalità vincente”
Maniacale nel lavoro e ammiratore dei più grandi allenatori al mondo, tra cui Klopp e Sarri. Studia i loro moduli e le loro idee, poi cerca di inculcarli nella testa dei suoi giocatori. “Ho avuto tanti bravi allenatori -ha ammesso -, da Rolando Maran, molto bravo nella gestione dello spogliatoio e nel saper preparare la gara. Ho avuto anche Antonio Conte che mi ha inculcato la mentalità vincente. Ho avuto anche Giacomo Modica. Questi tre li metto davanti a tutti gli altri anche se a tutti ho “rubato” qualcosa ma ho una idea mia di calcio“.