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Da un paese di 450 abitanti all’esordio in Serie A: Taranto, ecco Alessio Luciani

Dall’esordio con la maglia della Lazio alle esperienze tra i campi della Lega Pro, fino alla promozione in serie B con la Reggiana nella scorsa stagione. Capuano ha il suo nuovo jolly difensivo, Alessio Luciani è ufficialmente un giocatore del Taranto.

La società pugliese ha deciso di muoversi anticipatamente rispetto alla finestra di gennaio per rinforzare il reparto difensivo. Il nuovo innesto si allenava con il Taranto da circa una settimana e da oggi sarà ufficialmente agli ordini di Ezio Capuano, che già lo aveva allenato ai tempi dell’Arezzo. Per lui contratto fino a giugno 2024.

Credit: Taranto FC 1927

I viaggi Rieti-Formello e gli “11 minuti di fuoco” nel giorno del debutto con la Lazio

Classe 1990, Luciani cresce calcisticamente nel vivaio della Lazio. Come ogni bambino che sogna un giorno di diventare calciatore, Alessio vive un’infanzia diversa rispetto agli altri coetanei. Passata tra studio, allenamenti e i vari chilometri percorsi sulla via Salaria, la strada che porta da Formello a Rieti, sua città natale. L’impegno e la dedizione sono stati alcuni dei punti cardine per la realizzazione del suo sogno, ma nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza il supporto della famiglia, come da lui stesso raccontato in un’intervista rilasciata 6 anni fa a Gianlucadimarzio.com.

I sacrifici, nel calcio come in qualsiasi altro settore, ripagano sempre e Luciani è un chiaro esempio di questa legge non scritta della vita. Con il club biancoceleste svolge tutta la trafila nel settore giovanile, dai primi calci fino alla Primavera. La data cerchiata a matita rossa nel “calendario” della sua carriera è il 4 ottobre 2009, giorno del debutto con la maglia della prima squadra. In occasione di quella partita Luciani, dopo la “pacca sulla spalla” dell’allora compagno di squadra Simone Inzaghi, viene richiamato da Ballardini e al minuto 85’ subentra a Del Nero. Solamente “11 minuti di fuoco” sul terreno di gioco dell’Artemio Franchi. Ma per lui, laziale cresciuto in un paese di “450 anime, di cui 400 tifano Lazio” (Pescorocchiano, in provincia di Rieti), possono bastare per definire quel momento come la più grande soddisfazione della sua esperienza con la Lazio. Purtroppo per lui però, anche l’ultima.

I prestiti in serie C, l’esperienza all’Arezzo e la promozione in B con la Reggiana: chi è Alessio Luciani

Poco dopo il suo esordio nel “calcio dei grandi” il 17 dicembre dello stesso anno Luciani fa il suo debutto anche nelle competizioni europee, in Europa League. Ciò nonostante, nella stagione successiva la società di Lotito sceglie di mandarlo in prestito al Lumezzane per farsi le ossa. Non rientrerà più alla base e quella contro il PCF Levski Sofia rimarrà la sua ultima apparizione con la casacca biancoceleste. Di lì in poi, tante esperienze in giro per l’Italia, tutte in serie C, con le maglie di Salernitana, Gubbio e Monopoli, prima del suo arrivo nel 2016 all’Arezzo.

Quella con il club amaranto è la sua esperienza più longeva. Luciani trascorre cinque anni in Toscana Due dei quali sotto la guida tecnica proprio di Ezio Capuano, collezionando 151 partite e 2 gol ma senza mai riuscire a centrare la promozione. Un sogno, quello della serie B, solamente rimandato per il difensore, che nella scorsa stagione ha centrato l’obiettivo “cadetteria” dopo una cavalcata straordinaria con la Reggiana.

I due anni in maglia granata sono un banco di prova importante per Luciani, ma ancora una volta riesce a trovare una buona continuità di rendimento, tagliando anche il traguardo delle 350 presenze in serie C. A giugno, a 33 anni, firma il rinnovo con la Reggiana, ma l’arrivo sulla panchina di Alessandro Nesta stravolge i piani e le aspettative del calciatore. Il nuovo allenatore infatti sceglie di escluderlo dal suo progetto tecnico e l’1 settembre viene formalizzata la risoluzione del contratto.

Credit: Taranto FC

Esperienza e duttilità al servizio di Capuano

Utilizzato prevalentemente come difensore centrale, Luciani è un giocatore estremamente duttile in grado di ricoprire più ruoli in campo. Dalla posizione di terzino destro a quella di braccetto nella difesa a tre, avanzando all’occorrenza anche sulla linea dei centrocampisti come esterno destro.

Un autentico “jolly”, che Capuano avrà a disposizione già questo sabato in occasione della gara con il Brindisi allo “Iacovone”. “Sono onorato di essere qui. Non penso che debba spiegare quale sensazioni provi“. Ha dichiarato il calciatore ai microfoni di Antenna Sud. “Il nome Taranto dice tutto, sono una persona che coglie le occasioni della vita e cerca di dare il massimo per onorarle. Capuano? Dopo tanti anni in Serie C sapevo che sarebbe capitata nuovamente l’occasione di lavorare con lui. Appena il mio procuratore si è sentito con il mister, ho colto al volo questa opportunità“.

Santo Romeo

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