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La luce in fondo al tunnel: Battimelli illumina il Taranto

Carmine Gautieri, allenatore del Taranto (Credit: Taranto F.C.) / www.lacasadic.com

Carmine Gautieri, allenatore del Taranto (Credit: Taranto F.C.) / www.lacasadic.com

Battimelli torna a far sorridere il Taranto 175 giorni dopo: lo scugnizzo napoletano un raggio di sole tra le difficoltà rossoblù.

Tra i tanti problemi del Taranto, divisi tra campo e questioni lontane dal rettangolo di gioco, finalmente arriva un motivo per sorridere anche sulle coste dello Ionio. Affidarsi ai giovani per lasciarsi alle spalle un presente tormentato: a far tornare a brillare i rossoblù ci pensa Giuseppe Battimelli, classe 2005, con buona pace del Picerno.

Dallo stage con la Fiorentina al gol dello Iacovone, che ha rotto una maledizione che durava da aprile. Rispetto a quei giorni, quando la città sognava la promozione, sembra passata un’era. Ora prova ad affidarsi al talento dello “scugnizzo napoletano”. I rossoblù sono storicamente abituati alle difficoltà, per poi rialzarsi. Proprio come Battimelli, che prima di esordire in Serie C con la maglia del Foggia è passato per il calvario di una rottura del crociato.

Buona la prima: la rete nel recupero, nel giorno dell’esordio con la maglia del Taranto, per spezzare il tabú. Un’autentica boccata d’ossigeno per una piazza sofferente, senza dimenticare i tanti problemi che questa società continua a portarsi sulle spalle.

E chissà che il gol al Picerno non possa spingere Guatieri (in attesa di novità sul proprio futuro) verso nuove riflessioni tattiche, per regalare a quel talento una maglia da titolare.

Battimelli: “All’inizio non ci credevo”

Capitalizzare ogni occasione. Battimelli, nel match contro il Picerno, ha avuto un pallone giocabile nell’area dei lucani e lo ha sfruttato nel migliore dei modi. Una giocata che il classe 2005 non dimenticherà mai, come dichiarato dopo il fischio finale: “Il gol è un’emozione fortissima, all’inizio non ci credevo. Ringrazio Gautieri e la squadra per la vicinanza“.

Ma il messaggio è chiaro: “Vorrei giocare titolare. Il gruppo lavora tantissimo, anche i più esperti aiutano i più giovani. Zigoni e Fabbro mi aiutano tanto e posso solo imparare da loro. La rete cambia solo per le statistiche, speriamo che i tifosi possano darci una mano“.

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I calciatori del Taranto esultano con i propri tifosi / Credit: Taranto FC / www.lacasadic.com

Taranto, quanti pensieri!

Un gol (e una vittoria) di certo non possono spazzare via le problematiche che si riflettono inevitabilmente su tutto l’ambiente. Con l’addio di Lucchesi e l’incertezza sul futuro di Gautieri, sui pugliesi continua ad incombere anche la possibile penalizzazione.

Nel frattempo, l’aggancio alla Juventus Next Gen al penultimo posto in classifica consente di provare a giocarsi un posto per i playout che, a oggi, sembra essere l’unico reale obiettivo del Taranto.