Il percorso più che il risultato finale. Capuano, allenatore del Taranto, prima della gara contro il Picerno (sabato 11 maggio) punta sul viaggio straordinario che ha portato i suoi ragazzi a giocarsi un posto ai playoff nazionali: “Tra 152 anni, la gente ricorderà del campionato incredibile che abbiamo fatto”, ha detto con soddisfazione. Un percorso a ostacoli, pieno di difficoltà: “Ho dovuto lottare contro le istituzioni, questo non dimentichiamolo. Ora è facile salire sul carro dei vincitori”. E sulla partita ha ammesso: “Inutile parlare di schemi, vincerà il cuore. Rappresentiamo un popolo e una provincia intera“.
Mai banale. Sempre pungente. Capuano ricorda la vincenda della penalizzazione prima della gara contro il Picerno, valida per il secondo turno della fase a gironi dei playoff: “Abbiamo subito una penalizzazione per negligenza: io sono una persona schietta, in un mondo di grande ipocrisia. Ci sono state una serie di pressioni sulla squadra, di problematiche. Eravamo convinti prima di giocare con la Juve Stabia che ci fossero stati ridati i due punti in secondo grado, cosa che non è avvenuta. Ci aspettavamo di andare come terzi, non dico come secondi perché non ho mai creduto che ci ridessero tutti i 4 punti. Poi invece ci siamo ritrovati a dover affrontare il match col Latina“.
Sulla partita: “La pressione domani l’avremo noi, perché erano anni ed anni che non giocavamo per traguardi così importanti. Loro giocheranno con spensieratezza, sono forti e giocano bene. C’è di nuovo senso appartenenza. Sold-out? C’è una responsabilità altissima, vogliamo dare soddisfazioni ad una provincia intera”. Una curiosità: Capuano è arrivato in conferenza stampa con gli occhiali da sole. Ma ha spiegato così la scelta, a modo suo: “Non posso far trasparire quello che penso dai miei occhi oggi, e mi rifugio negli occhiali da sole. Perdonatemi tutti, non voglio mancare di rispetto a nessuno”. Nel mezzo tanti momenti difficili: “Ho lottato contro le istituzioni: il sindaco ha minacciato anche di denunciarmi, i vigili dopo Foggia mi volevano negare di allenare la squadra”, racconta.
I giocatori fanno una squadra, Capuano ne è ben consapevole: “Gli uomini li ho indicati io a Giove, anche se il mercato lo fa lui. E i risultati si vedono”. Sull’incontro ha poi concluso: “Dobbiamo cercare di andare avanti con tutte le difficoltà che abbiamo avuto: lo dobbiamo a chi ci ha creduto dall’inizio, dovrà vincere il cuore, la voglia e tutti i sacrifici che abbiamo fatto. Abbiamo creato in pochi mesi un grande entusiasmo e in questo io mi prendo grandi meriti.
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