10 punti nelle ultime 4 partite, 33 quelli in campionato e quinto posto in classifica: il Taranto di Capuano ha chiuso nel miglior modo il suo 2023 con la vittoria contro il Latina. “Sono contento, ma la gioia è un momento estemporaneo. Io penso a lavorare. Andrò a casa, mi godrò il mio macchione, la mia famiglia. Sarà un bel Natale“, ha esordito l’allenatore in conferenza stampa. “Con questi punti giochi più tranquillo, è normale. Se dicessi che dobbiamo solo salvarci mentirei. Penso che l’entusiasmo che vedo oggi a Taranto è notevole, mancava da molti anni. Rimaniamo con i piedi per terra“. Ecco le sue parole.
Il commento sulla partita: “Quella del Taranto è stata una grande gara: andare in svantaggio contro una squadra così, sbagliare un rigore e recuperare e voler vincere. Avevamo tanti acciaccati. Questo è il gruppo. Il gruppo è la capacità di sofferenza tra gli esseri umani che lo compongono. C’è poco da dire. Quelle volte che la squadra che ha fatto male l’ho sempre detto. Quella con la Casertana è una cosa che mi rimarrà sempre. Penso sia più brutto quel momento che la gioia per oggi, perché la sofferenza ti rimane dentro. Lì c’è stata l’ingratitudine più alta dell’essere umano, ma siamo andati avanti. E ora ci godiamo una classifica che ci vede con un punto dal secondo posto. E andate a vedere il nostro monte ingaggi rispetto agli altri“.
Sulla sua squadra: “I successi del Taranto li può capire solo chi vede gli allenamenti, si lavora a intensità altissima. Siamo una squadra assatanata, non ci fermiamo mai. C’è una programmazione fatta dal sottoscritto che parte dall’anno scorso. Io mi ricordo quando mi avete massacrato che avete preso Bifulco. I giocatori bisogna conoscerli. In questo momento ci godiamo il girone d’andata senza fare voli pindarici, perché il ritorno sarà un altro campionato. Come ho sempre detto, non ci poniamo limiti. Sono stato l’unico a dire che se non fossi andato ai playoff avrei fallito, nessuno lo avrebbe fatto. Da domani continueremo a lavorare, se dovremo fare qualcosa sul mercato lo faremo. Al momento ho più pensieri per la Primavera, non deve retrocedere“.
In merito alle possibili mosse sul mercato: “Se qualcuno pensa che io stravolga la squadra vuol dire che dovrei andare al manicomio. Qualcosa faremo, siamo rimasti in pochi. Il nostro grande mercato sarà tenere tutti i giocatori più bravi. Se arriverà qualcuno, dovrà avere lo spirito di quelli che ci sono e sputare sangue. A me i fenomeni non piacciono“. Sui ruoli in cui intervenire: “Dietro siamo pochi e faremo qualcosa sulla destra”. Sulla buona prestazione di Mastromonaco: “Molti pensano che io sia un masochista. Che stesse facendo male ero il primo a saperlo, ma è un ragazzo che conosco da due anni. Sapete che gli ho detto? ‘Se ti rompono i co***oni e ti fischiano, non ascoltarli. Hai la mia fiducia’. Cianci fa parte del Taranto, non c’è l’obbligo che entri in campo.” Sulle voci su Falco: “Guadagna 800mila euro all’anno, non illudiamo la gente: è follia pura. A Pippo voglio bene. Se impazzisce e vuole darci un contributo vado a prenderlo io, ma restiamo seri“.
Capuano poi ha parlato del suo rapporto con la città di Taranto: “Qui ha vinto uno scopo: tornare a far innamorare i tifosi del Taranto. Questa è la vittoria più bella. 4 partite e 10 punti, il miglior Natale. Rimaniamo umili. Io non parlo dei numeri, sarei autocelebrativo. Non uso i social, mi dicono che ci sono dei fake, che non so cosa siano, a cui probabilmente sto sui co***oni“. Sul sostegno dei tifosi “Per me che vivo di emozioni è la cosa più bella. La mia forza è la volontà di rendere felice la gente. Se tu fai qualcosa per te stesso rimarrà con te, se lo fai per gli altri, diceva un grande condottiero, riecheggerà nella storia. Io ho le chiavi del campo, lo apro alla mattina e lo chiudo. Do il meglio di me stesso. Ho creato questo con Massimo Giove, che è l’unico vincitore. Lui è stato insultato e bistrattato“. E su Bifulco: “Gli abbiamo rinnovato il contratto, un’altra mia vittoria. Quando l’ho preso, lo chiamai di notte mentre stava andando a Imola sui go kart, con tutto il rispetto per l’Imolese e io l’ho portato a Taranto“.
“Il mio pensiero a tutte le persone sfortunate. In settimana siamo andati in ospedale, abbiamo regalato la maglia numero 10 al primario. Ho visto il dolore delle famiglie, i miei auguri vanno a tutte le persone che vivono la sofferenza“, ha concluso Capuano.
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