Esclusione Taranto: le motivazioni

Calciatori Taranto - Credits: Antonella Pace
La nota
Sono state rese note le motivazioni della sentenza del Tribunale Federale che ha sancito l’esclusione del Taranto dal campionato e l’inibizione di diversi dirigenti.
In particolare, Giove e Alfonso sono stati inibiti per 3 anni, Campbell per 1 anno e Acquaviva per 6 mesi. Al centro della vicenda vi è il mancato pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi INPS relativi agli emolumenti di novembre e dicembre 2024, nonché il piano di rateizzazione in corso.
Secondo il Tribunale Federale, il Taranto avrebbe utilizzato una procedura di pagamento irregolare, compensando i propri debiti con presunti crediti erariali di una società terza, la General Service S.r.l., che avrebbe assunto l’onere dei debiti del club nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS.
Di seguito le motivazioni
Taranto: le motivazioni dell’esclusione
Di seguito le motivazioni riportate dai colleghi Antenna Sud:
- I crediti d’imposta possono essere usati solo per il pagamento delle ritenute dello stesso soggetto che li ha maturati e non per estinguere debiti altrui o debiti diversi dalle ritenute.
- I crediti compensati a favore del Taranto non risultano dichiarati né nel modello 770, né in altre dichiarazioni fiscali della General Service S.r.l.
- L’accollo del debito da parte di un soggetto terzo è ammesso dalla normativa tributaria, ma senza possibilità di compensazione con crediti fiscali dell’accollante.
Inoltre, il club non ha versato alcuna ritenuta Irpef relativa agli stipendi di gennaio 2025, né ha provveduto al pagamento delle rate degli incentivi all’esodo e dei contributi Inps previsti per la stessa mensilità.