Taranto, Giove: “Siamo alla ricerca di un centravanti e di uno stadio”
Nel corso della trasmissione Rossoblù, in onda su Antenna Sud, ha parlato il presidente del Taranto Massimo Giove. Il patron ha voluto fare il punto sul mercato, sullo stadio ‘Iacovone’, sull’andamento del campionato. Di seguito le sue parole.
“Senza la sciagura dello Iacovone avremmo 4/5 punti in più”
Massimo Giove presidente del Taranto alla trasmissione Rossoblù, in onda su Antenna Sud: “Stiamo svolgendo un grande lavoro, grazie al tecnico Capuano e a tutti i ragazzi. Inoltre, senza la sciagura dell’incendio che ha colpito lo Iacovone nel corso della prima giornata e che ci ha portati a giocare ogni 3 giorni avremmo ottenuto quattro o cinque punti in più. Quello che più mi piace di questa squadra, però, è l’aggressività. Tutti lottano e danno il massimo, incarnando lo spirito della tifoseria. Restiamo con i piedi per terra, il girone di ritorno è sempre un campionato diverso, ma sono curioso di scoprire dove possiamo arrivare. Serie B? Il nostro programma è triennale, mai dire mai…”.
Taranto, Giove: “Falco? Difficilissimo. Eusepi? Nulla di concreto. Antonini? Vogliamo trattenerlo”
Giove ha poi proseguito parlandi di calciomercato: “Stiamo programmando una squadra solida e importante. Gennaio è sempre un mese particolare e tanti nostri giocatori sono attenzionati da diversi club. Per ora abbiamo accontentato il solo Cianci, il quale non si era ambientato bene nella nostra realtà. Domani arriverà un tassello importante per il reparto difensivo, credo sia Travaglini (ride, ndr). Siamo alla ricerca di un centravanti funzionale al gioco di Capuano. Falco? È un amico di mio figlio ma ha richieste da Olanda e Francia e viaggia su cifre importantissime. Eusepi? Solo voci giornalistiche ma nulla di concreto. Antonini? È l’oggetto del desiderio di club di Serie B ma vogliamo trattenerlo a qualsiasi costo. Da presidente devo fare i conti con i bilanci ma cercherò di resistere”.
Taranto, Giove: “Dopo l’incendio, le istituzioni sono sparite”
Giove ha infine concluso rimarcando i fatti avvenuti allo ‘Iacovone’ durante la partita tra Taranto e Foggia: “Dopo l’incendio, le istituzioni sono sparite. Lo Iacovone poteva essere riaperto con un paio di gare d’anticipo e quell’evento ha generato un danno economico e sportivo costringendoci a giocare a porte chiuse. Avevo dato le dimissioni, ma ho deciso di ritirarle e andare avanti per l’affetto della gente. Mi sento un combattente, sono il comandante di questa nave e vado avanti da solo”. E, infine, riguardo il nuovo stadio: “Il prossimo 5 maggio dovremo comunicare alla FIGC dove giocheremo la prossima stagione. Ho inviato una PEC ad Abodi, Malagò, Emiliano e Gravina, ma solo quest’ultimo si sta impegnando per trovare una soluzione. Ferrarese ci ha permesso di concludere la stagione allo Iacovone, ma sono preoccupato per l’incombenza dei termini. Lavoriamo su due siti: Vibo Valentia e Teramo. Il presidente Gravina, invece, sta prendendo in considerazione l’ipotesi Faggiano, ma ci sono ostacoli burocratici. Qualora dovessimo centrare i playoff sono convinto che li disputeremo nel nostro stadio”.