Taranto, Capuano: “Romano non merita il mio saluto, è scappato di notte”
Con la vittoria per 1-0 maturata contro il Giugliano, il Taranto allunga la striscia di risultati utili consecutivi a quattro. L’undicesima rete stagionale di Kanoute, arrivata nei minuti finali di gioco, permette ai rossoblù di raggiungere l’Avellino terzo e accorciare sulla Juve Stabia capolista, visti i rispettivi pareggi con Potenza e Brindisi. Al termine della gara, l’allenatore Ezio Capuano, ha commentato la prova dei suoi.
Taranto, Capuano: “Abbiamo vinto in maniera meritata”
Di seguito, le dichiarazioni dell’allenatore rossoblù: “Era una partita difficilissima. Questa era una squadra che aveva fatto meglio di tutti nelle ultime 5 partite, vincendo contro Avellino e Latina. Era una squadra forte, rientrava pure Salvemini e noi avevamo una serie di problematiche. Bifulco non stava bene e l’ho fatto comunque entrare, Zonta aveva la febbre, Riggio non c’era e Matera era squalificato. Abbiamo ridisegnato la squadra più volte facendo un approccio alla gara importante. Abbiamo vinto in maniera meritata, loro ci hanno provato solo con qualche ripartenza. Mi hanno riferito che il loro allenatore ha parlato di risultato bugiardo. Chi non sa perdere non saprà mai vincere. Nella gara di andata, quando noi abbiamo perso, li abbiamo presi a pallonate ma non ho detto nulla. Però, resta un bravo ragazzo e un ottimo allenatore”.
“Romano? L’ho evitato perché…”
Tra le cessioni che hanno caratterizzato il mercato invernale del Taranto, a far discutere è stato anche l’addio con Romano: “Gli ho allungato il contratto in ritiro, era in scadenza. Era uno dei giocatori su cui stravedevo, fondamentale nel gioco a 2, a cui voglio molto bene. E’ scappato via di notte dopo che ha baciato la maglia del Taranto, la mattina dopo ho ricevuto la telefonata del procuratore dicendomi che sarebbe andato via. Sono una persona onesta e di grandi sentimenti. Oggi l’ho evitato e non l’ho voluto salutare. Non merita il mio saluto per quello che gli ho dato. Come uomo gli vorrò sempre bene ma calcisticamente lui non meritava che io lo salutassi per tutto quello che ho fatto per lui e per come si è comportato”.
“Ferrara? Ci azzecca poco con la C, e penso sia anche merito mio. È l’esterno più forte tra Serie C e Serie B ed è stato richiesto per cinque giorni da tre compagini di cadetteria ma non lo abbiamo venduto per non smantellare la squadra. Se dovesse continuare così varrebbe 1 milione, non ci sono parole per commentarlo. Chi deve indossare questo scudetto lo deve amare, non baciarlo e poi sputarci sopra. Abbiamo costruito una squadra simpatica e stiamo facendo qualcosa di straordinario. Ora credo anche io nei playoff e non ci poniamo limiti, pur andando avanti con umiltà. Chi smette di sognare smette anche di vivere”