A pochi giorni di distanza dalla partita di Conference League tra Fiorentina e Braga, che ha scatenato tante proteste per un gol fantasma annullato ai viola, le polemiche imperversano di nuovo, ma questa volta in Serie C. È quello che è successo nella gara tra Potenza e Taranto, terminata 1-0 in favore dei padroni di casa. Alla squadra allenata da Capuano, però, resta l’amaro in bocca. Non solo per la sconfitta, ma soprattutto per quello che è successo in un episodio che ha già causato i mugugni della società pugliese.
È il minuto 84 della partita tra Potenza e Taranto. I lucani sono avanti per 1-0, ma dopo aver avuto numerose occasioni durante la partita, la squadra di Capuano ha la possibilità di pareggiare i conti con una punizione dal limite dell’area. La palla è affidata a Valerio Labriola, che opta per un tiro morbido, pronto a infilarsi sotto la traversa. Qualcosa va però storto di pochi centimetri, perché la sua conclusione passa sopra la barriera ma dà un bacio alla parte bassa della traversa, rimbalzando così sulla linea di porta. O forse no – giurerebbero i giocatori del Taranto che si trovano lì vicino mentre il portiere del Potenza recupera la palla. Tutti i rossoblù vogliono il gol, convinti di aver visto il pallone andare oltre la linea, ma non è dello stesso parere l’arbitro, che invece fischia il fallo sul portiere.
A un mare di proteste sul campo seguono poi quelle nel post-partita. Paradossalmente, però, a microfoni spenti. Ufficialmente, infatti, il Taranto ha dichiarato il silenzio stampa fino a data da destinarsi. Sui social, però, il club rossoblù ha “parlato con una foto”, pubblicando l’immagine sui propri canali ufficiali.
Un chiaro segno di come si possa protestare e farsi sentire anche senza parlare, al contrario di quanto accaduto nelle scorse settimane, quando il club e in particolare l’allenatore rossoblù avevano espresso malcontento per le direzioni arbitrali di numerose gare. In settimana, inoltre, era arrivata proprio la multa per Vittorio Galigani – consulente personale del presidente Giove. Il motivo? Durante una trasmissione televisiva, Galigani aveva espresso pesanti giudizi sugli arbitri avuti dal Taranto, che quindi questa volta si è tutelato nel silenzio stampa.
Al termine della gara, Eziolino Capuano ha provato a farsi giustizia da solo. L’allenatore del Taranto, infatti, armato di telefono e tanta rabbia, si è diretto verso l’arbitro per mostrargli le immagini dell’episodio. Nonostante questo tentativo, il ‘VAR’ di Eziolino non ha avuto i risultati sperati, con l’arbitro che non ha voluto ascoltare l’allenatore rossoblù che, non contento della decisione, ha lanciato il telefono in mezzo al campo.
Storie di gol fantasma in Lega Pro, dopo quanto accaduto in Conference League con la Fiorentina. Adesso la squadra pugliese si trova a 35 punti in classifica, con soltanto 5 lunghezze di vantaggio dai play-out.
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