Taranto, il saluto di Laterza: “Non è detto sia un addio. Ora non ho più il fuoco dentro”
Anche per il Taranto è arrivato il momento di cambiare. La panchina dei rossoblù, come raccontato da diverse settimane, verrà con ogni probabilità affidata a Nello Di Costanzo. L’allenatore del Brindisi prenderebbe così il posto di Giuseppe Laterza, avviato a tutta velocità in direzione Monopoli. È proprio l’eroe che ha portato il Taranto in Serie C ad aver parlato sabato 4 giugno in conferenza stampa, salutando i suoi tifosi.
Taranto, le parole di Laterza
Laterza ha esordito ringraziando tutti quelli che hanno condiviso con lui il percorso nell’ambiente rossoblù: “Sono stati due anni bellissimi, che non dimenticherò mai. Due anni di emozioni che ho condiviso con la gente di Taranto, ed è per questo che ho voluto salutare tutti con una conferenza stampa. Ringrazio la società per avermi concesso questa possibilità. Avrei potuto salutare con un messaggio social o qualche articolo, ma ho voluto metterci la faccia perché lo meritate tutti”.
Qualche parola poi sul suo percorso: ”Sono arrivato tra lo scetticismo generale grazie all’intuizione di due pazzi come il presidente Giove e il direttore Galigani. Non vado via per un motivo particolare, sento che forse è arrivato il momento di cambiare aria. Ho comunicato questa decisione alla società, al presidente e al direttore Galigani, che hanno fatto il possibile per trattenermi. Sono arrivato a Taranto da dilettante, ne esco da professionista. Vado via sapendo di essere un uomo migliore”.
Laterza ha voluto anche fare chiarezza sul suo addio: ”Con Dionisio ci siamo sentiti telefonicamente, ci saremmo dovuti incontrare per programmare la nuova stagione, ma quando ero in vacanza ho maturato la decisione di lasciare. Prima di capire se era giusto continuare o meno ho riflettuto tanto: quando sono arrivato avevo il fuoco dentro, cosi come alla vigilia del campionato di Serie C: oggi non provo le stesse sensazioni e siccome non voglio prendere in giro nessuno, ho comunicato al direttore Galigani la mia decisione. Se ripenso a questi due anni mi vengono in mente tante immagini, soprattutto la gioia provata a Venosa nel giorno della promozione. Spero che questo non sia un addio, ma un arrivederci”.