Martedì di vigilia per il Taranto che domani sul campo dello Iacovone ospiterà l’Avellino. Serve una vittoria ai ragazzi di Laterza, che però in conferenza stampa lascia la scena al suo vice Giuseppe Lentini. Oltre ad annunciare i recuperi di Saraniti e Civilleri, il secondo allenatore del Taranto indica la strada da seguire per provare a fermare i biancoverdi.
Lentini chiede ai suoi il massimo dell’impegno in vista della difficile sfida contro l’Avellino, reduce dalla sconfitta rimediata con il Palermo (QUI I GOL): “Sappiamo perfettamente che domani ci attende una gara dura e complicata, contro una delle squadre più attrezzate del girone. Ad inizio campionato l’Avellino avrebbe immaginato, a questo punto della stagione, di avere qualche punto in più e per questo credo che ci troveremo davanti una squadra particolarmente agguerrita. Sono usciti rinforzati dal mercato con l’arrivo di Murano, ed in più sono stati bravi nel puntellare la difesa. Noi abbiamo il dovere di affrontare la sfida nella migliore delle maniere, scendendo in campo per portare a casa i tre punti, come sempre, cercando di dare battaglia e giocando con spirito di sacrificio. Il modulo? Sceglierà il mister ma la cosa più importante è scendere in campo con il piglio giusto. Loro contro il Palermo hanno scelto di schierarsi con un 433, ma in alte occasioni si sono messi a tre dietro. A mio parere dobbiamo provare anche ad essere meno belli ma certamente più concreti”.
Lentini poi si sofferma a commentare il pari esterno di Potenza, focalizzandosi anche sull’ennesimo rigore sbagliato: “Domenica credo che il Taranto sia stato superiore sul piano del palleggio pur non avendo riferimenti avanzati dopo la sostituzione di Saraniti. Labriola? Il suo intervento è sulla palla, l’arbitro avrebbe potuto chiudere un occhio. A fine gara eravamo molto rammaricati per il risultato, ma fiduciosi per la prestazione. Bisogna ripartire esattamente da quanto mostrato nella parte conclusiva della partita con il Potenza. Siamo stati molto compatti, a differenza di quanto fatto con Vibonese ed Andria. I tifosi? Li ringraziamo, il loro apporto è fondamentale. Per ciò che riguarda il rigore, abbiamo scelto di far tirare Di Gennaro per due motivi. Il suo curriculum parla da solo, e poi il ragazzo non era con noi nel periodo in cui abbiamo fallito diversi rigori. È stato sfortunato, ma è stato bravo a riscattarsi subito”.
A cura di Dario Gallitelli
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