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Un nuovo stadio di proprietà in Italia: l’inaugurazione e le parole del sindaco

Botta e risposta tra il Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e il presidente del Taranto Massimo Giove. Il numero uno del club nei giorni scorsi, intervistato dal Corriere dello Sport, aveva espresso alcune perplessità sul nuovo stadio presentato il 23 novembre e che dovrebbe essere pronto nel 2026. Giove ha prima criticato la posizione del nuovo stadio definendolo “una cattedrale nel deserto che sfratterà la nostra tifoseria per tre anni”.

Il presidente ha poi dichiarato che sarebbe stato meglio ristrutturare l’attuale Iacovone piuttosto che demolirlo e creare una nuova struttura, come invece verrà fatto. Giove si è quindi espresso così sulla realizzazione del nuovo stadio: Non lo immagino perché ho forti dubbi possa essere realizzato nei tempi previsti. Immagino, invece, il futuro del Taranto e dei suoi tifosi espropriati del loro stadio: si parla di tre anni, tre stagioni praticamente senza pubblico. Dove andremo?” sollevando perplessità sulle possibili soluzioni. Giove ha poi concluso dicendo: “Non è detto poi che il nuovo Iacovone sarà la casa del Taranto. Un impianto simile richiederà canoni di locazione che una società chiamata a rispettare bilanci e budget potrebbe non permettersi. E poi, se posso permettermi una battuta e giocare di fantasia: immaginiamo che il Taranto arrivi in A, con 16mila posti i nomi di chi potrà accedere saranno estratti a sorte?”. 

Nuovo stadio, la risposta del Sindaco di Taranto a Giove

Il Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ha risposto alle dichiarazioni del presidente Giove cercando di dare una visione più chiara di quello che vuole essere il progetto del Comune riguardo il nuovo stadio. Il Sindaco ha quindi sottolineato come il Taranto sia una società privata e tenuta quindi al rispetto delle regole, aggiungendo che gli abitanti di Taranto non sono solo appassionati di calcio ma anche di altri sport. Melucci ha poi precisato che il Comune è già all’opera per riqualificare il quartiere Salinella (quello dove sorgerà il nuovo stadio) e in generale tutta al città in vista dei Giochi del Mediterraneo che si terranno a Taranto nel 2026. 

Il Sindaco ha poi risposto nello specifico ad una dichiarazione di Giove: “Se mai è esistita, dunque, l’epoca delle “cattedrali nel deserto”, senza un modello di gestione, essa a Taranto è tramontata da un pezzo. Ecco perché, specie al tempo dello streaming diffuso e a buon mercato, il nuovo stadio non può avere la stessa capienza che di consueto utilizzano i club della Uefa Champions League. Dopotutto, questa è la strada che stanno seguendo tutte le città italiane di media dimensione.”

Il comunicato del Sindaco di Taranto

Il comunicato stampa del Sindaco Melucci è poi proseguito così : “Una società sportiva che rivendica spirito di appartenenza dovrebbe, forse, provare a mettere i bisogni e le prospettive della propria comunità almeno allo stesso livello delle esigenze di bilancio o logistiche, per quanto importanti. Comprendiamo, naturalmente, il disagio di sostenere due stagioni a distanza di qualche decina di chilometri al di fuori delle tradizionali mura di casa, ma non ci spieghiamo davvero il rifiuto del Taranto Football Club, per quanto a noi noto, di collaborare al progetto di finanza del nuovo stadio comunale, beneficiando, altresì, di concrete misure economiche compensative.

Il Sindaco ha poi aggiunto come “il presidente Giove, con il suo bagaglio di competenze tecniche, poi, non dovrebbe tacere il fatto, non irrilevante, che l’impianto in ogni caso ha bisogno di ruotare il campo di gara di alcuni gradi, per far rientrare le aree di irraggiamento solare nei nuovi standard Uefa 4, come anche il fatto che un cantiere per settori fa lievitare normalmente i costi e le tempistiche dal 30 al 40%: questi sì che sarebbero uno spreco e uno schiaffo alla città. Ed il tutto solo per evitare la celebrazione di alcune decine di partite in provincia.”

La nota del stampa del Sindaco si è quindi conclusa così: “Noi ci limitiamo ad augurare, di vero cuore, al Taranto Football Club, dovunque voglia disputare in futuro i propri campionati, di arrivare presto e in salute ai migliori allori, facendo il tifo per una casa accogliente e remunerativa per i rossoblù, non auspicando, come troppo spesso accade, il fallimento delle ambizioni della nostra meravigliosa città.”

Gli ultimi aggiornamenti sullo stadio: pronto entro il 2026

I giochi del Mediterraneo che si svolgeranno in Italia nel 2026 rappresenteranno un’importante opportunità di crescita per il Paese. Visto l’apporto e la centralità che avrà la regione Puglia sarà importante che tutti i suoi impianti sportivi siano nelle migliori condizioni possibili. Per questo motivo, lo nuovo stadio del Taranto Erasmo Iacovone verrà eretto entro l’inizio della competizione. Verrà, inoltre, costruito il palazzetto polivalente sito a Brindisi, anch’esso entro il 2026.

La collaborazione tra comune e privati, permetterà di costruire in tempo i due impianti. I progetti delle due strutture sono stati presentati durante la conferenza sul paternario pubblico e privato e riqualificazione urbana. A questa hanno partecipato: Malagò, Tizzano, Emiliano (governatore della regione Puglia) e Melucchi (sindaco di Taranto e presidente del comitato organizzatore dei giochi).

Questo modello di collaborazione tra pubblico e privato ha riscontrato molti apprezzamenti. In primis dallo stesso Malagò.

Chissà che questo modus operandi non possa espandersi. Potrebbe ispirare tutte quelle società calcistiche che al momento, hanno il progetto stadio tra i buoni propositi per gli anni venturi.

Dove sorgerà il nuovo stadio del Taranto

Il nuovo stadio del Taranto nell’area attuale dello stadio, più precisamente nel quartiere Salinella. L’intera zona verrà riqualificata con l’aggiunta di un’area commerciale, un centro congressi, un centro di medicina sportiva e un albergo.

Lo stadio Iacovone è stato progettato dallo studio Gau Arena, lo stesso che ha disegnato lo Juventus Stadium. Saranno 16306 i posti a sedere all’interno dello stadio di cui, 1200, riservati ai tifosi ospiti. In nome della modernità saranno anche presenti 16 sky box, l’area stampa e broadcast.

Importante poi sottolineare che il pubblico che siederà in tribuna, sarà molto più vicino al campo: tribuna ovest e distinti 5,90m. Le curve 7,90m.

Redazione

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