Taranto, la richiesta del sindaco Melucci: “Giove consegni il titolo al Comune”
Il primo cittadino della città pugliese ha avanzato una nuova proposta al fine di ricercare nuovi imprenditori.
Nuovo capitolo di una storia che ha letteralmente scosso l’ambiente rossoblù. Il Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha lanciato un appello pubblico al presidente Massimo Giove, un tentativo per cercare di costruire un nuovo futuro per il club pugliese.
“Come previsto, il nuovo stadio attira concreto interesse sul Taranto, si consegni il titolo sportivo al Comune e potremo dare una mano a tutte le parti in causa.” Inizia così la nota diffusa dal primo cittadino in merito al futuro della società.
Una situazione che vede seriamente in bilico la sopravvivenza del club che, nel frattempo, deve anche affrontare le uscite di diversi calciatori. Da Andrea Schenetti, andato via a due giorni dall’ufficialità, fino all’ex capitano Simone Calvano, nuovo calciatore del Monopoli, e Cristian Riggio, ufficialmente trasferitosi al Potenza.
È stata confermata intanto, grazie all’approvazione della Giunta comunale arrivata nella seduta di ieri, la convenzione tra Ente Civico e Taranto per la fruizione dello stadio “Erasmo Iacovone” sino alla data del 30 settembre prossimo, data oltre la quale lo stadio sarà sottoposto a parziale demolizione e conseguente ricostruzione per un valore di 60 milioni, in vista dei XX Giochi del Mediterraneo.
Taranto, il sindaco Melucci: “Tolti anche gli ultimi alibi”
Le parole del primo cittadino: “Nei giorni in cui il Commissario straordinario del Governo riceve materialmente gli annunciati fondi e si definiscono i cronoprogrammi delle opere del capoluogo ionico in vista della manifestazione internazionale del 2026, togliamo gli ultimi alibi a chi ha tentato di farci credere di non poter iniziare una stagione sportiva e che uno stadio di calcio nuovo di zecca e confortevole per tifosi e squadra fosse un ostacolo e non, al contrario, una grande opportunità, come avviene in ogni realtà del mondo”.
“Al momento, pur avendo dichiarato pubblicamente alla società rossoblu e finanche alla tifoseria organizzata la disponibilità dell’Amministrazione comunale a mediare e supportare la delicata transizione, nessuno si è recato a Palazzo di Città a consegnare il titolo sportivo. Ne discende che la nostra azione non può esplicarsi più efficacemente, nelle regole. Spero che nessuno stia ancora scherzando sulla pelle dei tarantini, magari immaginando di far fallire la società e ricominciare con minori fardelli ed i soliti piagnistei da categorie più basse”.
“Il Taranto è un patrimonio della città, diversi imprenditori interessati”
Il pensiero sul futuro: “Noi non ci stiamo, perché il Taranto è un patrimonio della comunità in fondo. Per fortuna, nonostante gli anatemi e gli innumerevoli colpi bassi del presidente Massimo Giove, proprio in queste ore registriamo un diffuso e assai qualificato interesse per le sorti dei rossoblu, proprio in virtù dell’esistenza dell’ormai prossimo cantiere del nuovo “Erasmo Iacovone”, come peraltro avevamo da tempo intuito, ascoltando il mercato e gli addetti ai lavori”.
“Ci sono tutti gli ingredienti, perciò, per un futuro sereno e luminoso, ma la proprietà con senso di responsabilità e realismo deve chiudere in fretta le trattative che possiamo affermare con certezza sono in atto. E se occorre un surplus di iniziative, si può consegnare in qualunque momento quel titolo sportivo a Piazza Municipio, la casa dei tarantini”.
“Sono in contatto con i nuovi investitori”
Sulle possibili novità per il club rossoblù: “Essendo naturalmente in contatto con i nuovi investitori, ci è sembrato anche che si debbano lasciare le parti serene al lavoro, senza il clamore di manifestazioni che possano allarmare acquirenti forestieri, nell’ottica di mettere in sicurezza solo le sorti del sodalizio rossoblu. A differenza di altri non abbiamo mai voluto strumentalizzare la tifoseria e l’amore per il Taranto, non inizieremo certo in questo delicato momento”.
Il pensiero finale: “Una volta tanto, per il bene della città e anche con il legittimo vantaggio per chi come Massimo Giove ha sostenuto l’ambiente per anni, serve da parte di tutti fiducia, concretezza, rispetto, collaborazione, col Comune di Taranto che è pronto a fare la sua parte.”