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Taranto, ass. Giorno: “Stadio Iacovone? Cambieremo il concept”

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Nonostante manchino circa due mesi all’inizio della nuova stagione sportiva, in Serie C si fanno i conti con alcune problematiche per farsi trovar pronti. Nel girone C è il Taranto a dover affrontare la questione stadio. Di fatto, lo ‘Iacovone’ sarà soggetto ad alcuni lavori, motivo per cui la formazione pugliese dovrà far riferimento al ‘Fanuzzi’, impianto utilizzato dal Brindisi e con cui hanno raggiunto un’intesa per un vero e proprio scambio momentaneo. A tornare sulla questione dello ‘Iacovone’, è stata una delegazione dell’amministrazione comunale che ha effettuato un sopralluogo allo stadio rossoblù. A fare il punto ai microfoni di Antenna Sud sono stati gli assessori Giorno e Ciraci.

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Giorno: “Abbiamo preso un impegno con la città di Taranto”

L’assessore Mattia Giorno è tornato sull’argomento ‘Iacovone’ di Taranto in vista dei lavori di ristrutturazione: “Nei giorni scorsi il Sindaco e il Presidente della Regione hanno inviato una nota al Commissario e al Governo con tutti i dettagli dello stato dell’arte delle infrastrutture e delle opere, non solo riguardante lo stadio. Ora ci aspettiamo un’interlocuzione più formale. É stata avviata una procedura di evidenza pubblica con un soggetto promotore di un project per la riqualificazione dello ‘Iacovone’, ai sensi di una norma che bisogna osservare”. L’assessore ha terminato: “Abbiamo preso un impegno con la città dicendo che le avremo dato uno stadio nuovo. Ciò non significa dare una riverniciata a quello già esistente, bensì cambieremo il concept dell’infrastruttura”.

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Ciriaci: “Manutenzione del manto adatta al livello di stress”

Dopo Mattia Giorno, è intervenuto anche l’assessore Ciriaci parlando dell’erba dello ‘Iacovone’ di Taranto: “Stiamo provvedendo a tagliarla e a portarla nelle condizioni ideali per poter consentire una semina fatta nel miglior modo possibile. Lavoriamo per rispettare i tempi tenendo conto dell’impegno con il Brindisi”. Ciriaci ha poi concluso: “Faremo una manutenzione che sia adatta al livello di stress che il manto erboso avrà”.