Taranto avrà un nuovo Erasmo Iacovone. Lo storico impianto con più di 50 anni di vita è pronto a un decisivo restyling. La riqualificazione, anche dal punto di vista urbano, prevederà un rifacimento in toto su 44 000 mq. Verrà seguito un modello europeo di multifunzionalità dello stadio, con vaste aree commerciali. Questo sarà possibile grazie anche all’esperienza dell’architetto Gino Zavanella, un vero esperto in impianti sportivi, tanto da realizzare anche l’Allianz Stadium di Torino. I lavori dovrebbero iniziare il prossimo anno, con la fine prevista nel 2026 per permettere a Taranto di ospitare i XX Giochi del Mediterraneo (13-22 giugno 2026).
Il progetto dell’Erasmo Iacovone ha preso vita durante la conferenza stampa di presentazione di sabato 28 maggio. Inaugurato nel 1965, è la casa del Taranto dalla sua nascita. Nonostante la capienza di quasi 27 000 posti, ad oggi solo 12 154 sono omologati secondo le norme di sicurezza vigenti. Il nuovo progetto, per il quale sono stati stanziati circa 35 milioni di euro, è stato presentato come una rivoluzione dell’idea di stadio. Il nuovo Iacovone sarà un impianto multifunzionale di carattere europeo. Oltre ad aver la capacità di ospitare ogni evento sportivo, nelle aree incluse nel progetto sono previsti negozi, alberghi, ristoranti, parcheggi, cinema, muse e store della squadra, uffici, palestre, un centro medico e media center.
Il rinnovato stadio risponderà ai criteri infrastrutturali UEFA 4, categoria denominata in passato “elite”, quindi la più completa a livello europeo. Ci sarà una copertura integrale, circa 20 Skybox e aree hospitality esclusive. Gli architetti Gino Zavanella, Carolina Zavanella e Riccardo Cefarelli di Studio Gau Arena, si sono occupati del progetto e dirigeranno i lavori. Il disegno avrà luce grazie all’investimento da parte del Comune, a Gabetti Property Solutions, leader nel settore immobiliare ed Esperia Investor, holding finanziaria.
Il presidente del club Massimo Giove, intervenuto alla termine della conferenza di presentazione, ha espresso la sua opinione in merito. Ha parlato anche della possibilità di trasloco nelle partite casalinghe del club per permettere i lavori. “Il Taranto deve continuare a giocare a Taranto. Il nuovo stadio, se si farà, dovrà essere fatto per settori, come si è fatto in altre parte d’Italia. Il progetto deve tener conto di questo: dobbiamo permettere alla nostra tifoseria di poter continuare a seguire il club nel nostro territorio. Il Taranto non ha le opportunità logistiche per emigrare e giocare altrove. Sarà quindi fondamentale operare non con una demolizione totale, ma settore per settore. Da tarantino e da grande tifoso spero si possa concretizzare e realizzare. Per adesso parliamo solo di progetti e dobbiamo tener conto che questi dovranno essere compatibili con la nostra città”.
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